La Fondazione Enpaia, l’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza degli Addetti e Impiegati in Agricoltura, ha acquistato il 4% di Masi Agricola SpA, azienda vitivinicola, gestita dalla famiglia Boscaini, radicata in Valpolicella Classica, che produce e distribuisce vini di alto pregio, ancorati ai valori del territorio delle Venezie, tra cui l’iconico Amarone.
Per il Presidente della Fondazione Enpaia, Giorgio Piazza, «si tratta di un investimento in un’azienda ben strutturata, con un’altissima redditività e ulteriori possibilità di sviluppo. Ritengo estremamente importante entrare in un settore strategico che attrae l’attenzione anche di gruppi esteri».
Come riferisce sempre Enpaia, «in una situazione di pesante incertezza che riguarda tanti settori, il Gruppo Masi negli ultimi mesi ha avuto notevoli performance, nonostante il rallentamento dovuto alla pandemia».
Anche per tale ragione, secondo il Presidente Piazza, «è fondamentale investire nel made in Italy, che vede nel vino uno dei pilastri che incarna lo stile di vita italiano ammirato in tutto il mondo».
® Riproduzione riservata
sostieni winemag.it
Siamo una testata indipendente gratuita, ma il nostro lavoro ha un costo che la pubblicità fatica a ripagare.
Se credi nell'informazione libera e in un nuovo modo di raccontare il vino italiano, sostienici con un euro al mese.
Dello stesso autore
- Metti un weekend in Alsazia: fino al 30 luglio c’è la Tournee des Terroirs
- Sigillo antifrode vini Igp del Sannio, parla Libero Rillo: «Basito da chi ci ostacola»
- È iniziata Campania Stories 2023: ritorno in Irpinia e braccia tese al Vulture
- La Sicilia del vino, sempre più matura e di qualità: radiografia di Sicilia en Primeur
- Vini rossi “leggeri”, grandi bianchi e spumanti: è ora di (ri)scoprire la Loira
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai maggiori concorsi enologici internazionali in Europa. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini esteri per un importatore leader in Italia.