L’export dei vini della Borgogna cresce su tutti i mercati nel 2021: + 21,8 % in volume e + 26,4 % in valore, mettendo a confronto i primi nove mesi 2019 e 2021. Eppure, il Bureau Interprofessionnel des Vins de Bourgogne invita alla cautela, «visto soprattutto il periodo di incertezza».
I numeri parlano chiaro anche per l’Italia. Le esportazioni della nota denominazione francese nel Bel Paese segnano un +54,9% in volume e un +40,6% in valore. Nel quadro complessivo, la crescita maggiore per l’export dei vini della Borgogna si registra in Corea del Sud (+187,0% in volume e +171,9% in valore), seguita da Israele (rispettivamente +124,4% e +128,5%) e Nuova Zelanda (+112,9% e +77,8%).
Incremento da record anche nei Paesi dell’Est Europa, con al vertice Polonia (+109,6 e +150,8%) e Lettonia (+76,2% e +115,9%) e Lituania (+28,9% e +106,7%). Bene il Nord Europa, guidato dal boom della Danimarca (+ 67,8% in volume e +72,3% in valore) e dell’Irlanda (+51,5% e +43,4%).
Volano anche Paesi Bassi (+44,7% e +79,2%), Lussemburgo (24,1% – 43,4%) e Austria (15,7% – 52,9%). Così come l’Oriente: Cina (30,6% – 79,5%), Taiwan (52,3% – 48,8%) e Singapore (24,1% – 46,3%).
EXPORT VINI BORGOGNA: LE NOTE DOLENTI
Uniche note dolenti, sempre nel confronto tra volumi e valori dei primi nove mesi del 2019 con lo stesso periodo del 2021, il -18,4% e -4,6% della Germania. Il bilancio è lievemente in negativo anche in Spagna, solo per in termini di valore (-0,9%, a fronte del +15,4% dei volumi) e negli Emirati Arabi (+1,7% in volume, ma -32,3% in valore).
«Nel 2021 – commenta il Bureau Interprofessionnel des Vins de Bourgogne – la Borgogna progredisce su quasi tutti i suoi mercati, mostrando addirittura una crescita rispetto al periodo pre-crisi. Nel prossimo anno, tuttavia, le posizioni potrebbero essere messe alla prova da una vendemmia 2021 meno generosa, e dal possibile rallentamento dell’economia globale».
Cautela, dunque. La récolte 2021 è infatti stimata tra i 900 e 950 mila ettolitri, contro gli 1,56 milioni di ettolitri della 2020. Bene le vendite nazionali dei vini di Bourgone. «In Francia – evidenzia il Bureau – i vini di Borgogna continuano a progredire, grazie soprattutto alla loro presenza in tutti i segmenti di vendita, compresa la grande distribuzione organizzata».
CRESCONO LE VENDITE DEI VINS DE BOURGOGNE
In un contesto di calo generale delle vendite tra i primi 10 mesi 2021 e lo stesso periodo del 2020, in particolare dei vini rossi (-3,5% in volume e -0,6% in valore), le vendite di vini fermi di Borgogna sono eccellenti: +5,7% in volume e +8,6% in termini di fatturato.
Nel dettaglio, i vini bianchi sono i grandi vincitori con un + 8,1% in volume. In particolare crescono le Aoc di Chablis (+16,8% in volume); l’Aoc Régionales Bourgogne (esclusa la Bourgogne Aligoté): + 5,3% in volume; e l’Aoc Mâcon: + 9,7% in volume.
Più modesta la creascita dei vini rossi della Bourgogna. Le vendite mostrano un aumento del’1,5% in volume. Sotto la lente di ingrandimento, ecco l’Aoc Régionales Bourgogne (+1,9% in volume); l’Aoc Villages de la Côte Chalonnaise (+4,8% in volume, dopo il calo nel 2020). E l’Aoc Irancy: + 20,6% in volume e + 25,9% in vendite rispetto allo scorso anno.
Impennata anche per gli spumanti Crémant de Bourgogne: bell’aumento del +7,7%. Non abbastanza, comunque, per far tornare la denominazione ai livelli pre-crisi del 2019 il livello del 2019 (-2%). Gli ipermercati e i supermercati, che rappresentano la maggior parte delle vendite di Crémant de Bourgogne (85,3% dei volumi), confermano il trend in aumento: +7,4% in volume su 10 mesi.
EXPORT VINI BORGOGNA: TUTTI I DATI
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Nato con la penna in mano, poi ci è finito pure un calice. Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi WineMag.it. Segno Vergine allergico alle ingiustizie, innamorato delle cause perse e del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto del lettore. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” in collaborazione con la redazione e partecipo come giurato a concorsi enologici internazionali. Nell’ultimo anno ho curato la selezione vini esteri per un importatore leader in Italia. Apprezzi indipendenza e qualità dell’informazione? Sostieni WineMag.it con almeno un euro al mese.