In attesa delle elezioni Fivi 2025, spunta l’elenco delle vignaiole e dei vignaioli candidati al nuovo Consiglio direttivo Fivi. Le elezioni della Federazione italiana vignaioli indipendenti si terranno giovedì 13 febbraio 2025 alle 10.30, presso l’Autodromo internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola, in provincia di Bologna. Ventuno i candidati al Consiglio direttivo Fivi, che rimarrà in carica per il triennio 2025/2028. Quindici i posti disponibili. Ecco i nomi:
- Stefan Vaja (Alto Adige / Südtirol)
- Laura Pacelli (Calabria)
- Fabio De Beaumont (Campania)
- Rita Babini (Emilia Romagna)
- Stefano Pizzamiglio (Emilia Romagna)
- Ludovico Maria Botti (Lazio)
- Valeria Radici (Lombardia)
- Alessandro Starabba (Marche)
- Gianluca Morino (Piemonte)
- Luca Aimasso (Piemonte)
- Camillo Favaro (Piemonte)
- Pietro Monti (Piemonte)
- Francesco Mazzone (Puglia)
- Carmela Pupillo (Sicilia)
- Ettore Ciancico (Toscana)
- Clementina Balter (Trentino)
- Ninive Pavese (Valle d’Aosta)
- Désirée Pascon Bellese (Veneto)
- Giovanni Mattia Ederle (Veneto)
- Andrea Pieropan (Veneto)
- Maurizio Favrel (Veneto)
LE ELEZIONI FIVI 2025: RIVOLUZIONE AI VERTICI PER MANCANTE RICANDIDATURE
Al di là della mancata ricandidatura del presidente uscente, Lorenzo Cesconi (Trentino), salta all’occhio il quasi completo azzeramento dell’ultima gestione apicale di Fivi. Un triennio parecchio tormentato, che ha visto una lunga serie di dimissioni dal consiglio, cooptazioni e ribaltoni. Oltre alla massima carica, non si ricandidano neppure i vicepresidenti uscenti Diletta Cavalleri (Lombardia) e Luigi Maffini (Campania). Tra i vertici del precedente cda, confermata la ricandidatura di Rita Babini (Emilia Romagna), data da molti come aspirante al ruolo di futura presidente della Federazione. Quella che si preannuncia, insomma, è una rivoluzione ai vertici della Federazione italiana vignaioli indipendenti.
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.