Donato Lanati sbarca in Monferrato con Bonzano Vini

CASALE MONFERRATO – “Fare vino è il primo passo per ricollegarsi in maniera naturale col proprio territorio”. Con queste parole l’enologo Donato Lanati ha presentato ieri, venerdì 6 aprile, la Bonzano Vini.

Una nuova azienda vinicola che si ripropone il “rilancio di un intero territorio”, dal quartier generale della Tenuta della Mandoletta a Casale Monferrato.

Un corpo unico di 7 ettari di vigneti, incastonato nel paesaggio più tipico del Monferrato Casalese: morbide colline che salgono dalla vicina Pianura del Po, che non raggiungono mai altezze superiori ai 400 metri.

“Non nasce un’azienda a Montalcino o nelle Langhe, ma qui nel Monferrato – ha evidenziano Lanati – dove per anni la tendenza è stata quella di espiantare le vigne a favore di altre colture. La Bonzano Vini ha dalla sua parte la forza del Dna di un territorio, che passa attraverso le generazioni. Abbiamo fatto vini territoriali, che piacciono perché sono ‘a misura d’uomo’, esattamente come il Monferrato, una terra che amo da sempre”.

Centomila bottiglie complessive per Tenuta della Mandoletta – Bonzano Vini, distribuite nel canale Horeca. Hanno debuttato ieri le prime quattro etichette della cantina, annata 2017: il Barbera del Monferrato Doc “Gajard”, il Bianco del Monferrato Doc “Armognan”, il Monferrato Rosso Doc “Hosteria”, un vino conviviale che si abbina a tutto pasto, e il Rosato “La Meridiana”, dalla piacevole freschezza e versatilità.

IL PROGETTO
Nella Tenuta della Mandoletta i fratelli Enrico, Stefano e Massimo Bonzano sono gli autori di un progetto vinicolo a più mani, realizzato in collaborazione con l’enologo “scienziato” Donato Lanati, che ne ha condotto e coordinato i lavori dal principio, nel 2011.

Assieme a loro Simonetta Ghia, moglie di Enrico Bonzano e titolare dell’azienda vinicola, che ha incoraggiato e promosso la nuova avventura imprenditoriale con la sua profonda passione per il mondo del vino.

Le radici di questa storia affondano nei terreni del comune di Coniolo, nel Monferrato Casalese, patrimonio Unesco dal 2014, e crescono in queste colline dove i vigneti si alternano ai boschi di noccioli e faggi.

Un territorio composto da suoli calcareo-argillosi che nasconde nelle sue profondità gli antichi infernot scavati nella Pietra da Cantoni, la stessa usata per la costruzione delle dimore e dei castelli che torreggiano dalle coste dei colli.

Un paesaggio suggestivo e unico, che fa da scenario a questa nuova avventura vinicola presentata in anteprima venerdì 6 aprile con la degustazione di 4 dei 7 vini della cantina, annata 2017, la prima prodotta dall’azienda.

Chiuderanno la proposta enologica il Metodo Classico Brut “Mandoletta”, il Barbera del Monferrato Superiore Docg “Bruno Bonzano” e il Monferrato Bianco Doc “Genevieve”. Tre selezioni che saranno pronte nella seconda metà del 2018.

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