Appello alle Istituzioni del mondo del Catering e Banqueting per la riapertura

Anbc: «Urge un piano d’azione ed una data certa per ripartire»

L’Associazione Nazionale Banqueting e Catering è scesa in piazza, insieme a Fipe-Confcommercio, Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, per far sentire la propria voce, in maniera pacata, civile ma ferma. Scopo della manifestazione è chiedere alle Istituzioni un piano ben definito per una ripartenza quanto mai necessaria e, soprattutto, una data certa a partire dalla quale si possa iniziare a pianificare il prossimo futuro.

«La nostra associazione ha partecipato con convinzione all’Assemblea straordinaria in piazza indetta ieri da Fipe-Confcommercio, e ha fatto parte della delegazione che a seguire ha incontrato il Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, che ringraziamo per averci dato ascolto», dichiara Paolo Capurro, Presidente di Anbc.

«Occorre un piano d’azione concreto e organizzato per una ripartenza il più veloce possibile – prosegue Capurro – così come occorre una data certa da cui farlo partire. Non è più possibile andare avanti nell’incertezza. Non mi stancherò mai di ripeterlo, le nostre aziende sono ferme da più di un anno e di ristori adeguati non si è vista nemmeno l’ombra».

Per Anbc è importante guardare al futuro e pianificare in modo certo le riaperture, «Siamo disposti – sottolinea il Presidente – a metterci ancora una volta intorno a un tavolo con gli organi competenti per ragionare insieme su come intensificare i controlli sui protocolli di sicurezza da rispettare, proprio per non colpire indiscriminatamente una intera categoria, ma solo chi sbaglia».

L’Associazione, inoltre, preme affinché vengano messe in campo importanti misure per alleviare il peso dei costi fissi, misure come «il prolungamento del credito d’imposta sugli affitti per tutto il 2021, la possibilità di estendere anche ai finanziamenti fino a 800 mila euro l’ammortamento a 15 anni e 48 mesi come già fatto per i finanziamenti fino a 30 mila euro, e in generale la necessità di prevedere indennizzi finalmente adeguati alle perdite», conclude Capurro.

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