“La Sicilia del vino, instancabilmente resiliente, riflette sul passato e si proietta con determinazione verso il futuro, trovando nell’associazionismo la forza per avanzare e crescere incessantemente”. Il messaggio di Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia, chiude la Sicilia en Primeur 2025, sottolineando il ruolo centrale dell’associazione nel dibattito globale che riguarda il mondo del vino, definendo un manifesto programmatico che fa leva sul valore culturale del vino e sui fattori principali che oggi lo definiscono: enoturismo, sostenibilità, consumo consapevole, qualità produttiva.
È stata la città di Modica e il suo scenario barocco – dal Castello dei Conti al Teatro Garibaldi – ad aver ospitato la XXI edizione della più importante vetrina itinerante del vino siciliano, dedicata all’anteprima dell’ultima annata, ideata ed organizzata da Assovini Sicilia sin dal 2004. Un viaggio nel cuore della Sicilia del vino: gli undici enotour che hanno condotto la stampa internazionale alla scoperta delle diverse anime vinicole dell’isola hanno consacrato il successo di un format che fa del territorio il suo protagonista.
Oltre trecento etichette, presentate in una degustazione tecnica guidata dall’Ais, hanno offerto una vibrante testimonianza del dinamismo e della qualità che animano i produttori siciliani. Sempre più attenzione ai contenuti, con la nuova formula dei quattro talk che ha permesso di approfondire tematiche attuali come la comunicazione nelle nuove generazioni, il neuromarketing, la tutela e valorizzazione delle produzioni vitivinicole grazie ai nuovi contrassegni di Stato.
LA CULTURA DEL VINO IN SICILIA
A partire dal pay-off di questa XXI edizione, “La Cultura del vino in Sicilia: una storia millenaria che guarda al futuro“, è la cultura, il leitmotiv e filo conduttore tematico del convegno che ha chiuso la giornata di degustazione, declinato nei diversi contributi dei relatori, i quali hanno ragionato, ciascuno secondo la propria area di competenza e azione, su possibili soluzioni e scenari. «Oggi, di fronte alle sfide globali che vedono il vino al centro di un acceso dibattito – ha sottolineato Mariangela Cambria – è fondamentale tornare alle nostre radici per riflettere e rispondere alle sfide future. La prossima sfida per Assovini Sicilia non è solo mantenere alta la qualità della produzione vinicola e investire in sostenibilità, ma anche tutelare il valore culturale contro dinamiche internazionali restrittive, contro un pensiero che criminalizza un prodotto di civiltà, conoscenza, bellezza e tradizione».