LICATA – Si svolgerà dal 2 al 4 Ottobre 2019, a Licata, sulle coste meridionali della Sicilia, ‘Nnumari’, evento ideato da Pino Cuttaia, chef bistellato del ristorante La Madia.
Per tre giorni, cuochi, giornalisti, economisti, pescatori, allevatori, agricoltori, produttori, artigiani, pescatori, imprenditori, artisti e comunicatori saranno chiamati a raccolta per riflettere sulla sostenibilità della filiera nel Mediterraneo e costruire insieme modelli di sviluppo sociali e ambientali replicabili e condivisi.
“Durante il percorso della mia carriera ho capito come la Sicilia, il mio territorio, sia il frutto delle contaminazioni dei popoli che hanno vissuto in questa terra. L’arte culinaria del mio territorio non è altro che il frutto di queste diverse esperienze”, ha spiegato Pino Cuttaia.
Mi sono accorto che i miei gesti sono simili ai gesti di altri cuochi e i miei viaggi mi hanno portato a capire che il territorio sul quale insisto ogni giorno è simile in tutti i Paesi del Mediterraneo con la sola differenza del microclima, della stagionalità, degli usi e dei costumi di ognuno di essi
E così ho capito che è arrivato il momento di realizzare un convivio che ho voluto intitolare ‘nnumari’, nel mare, in cui alla stessa tavola ci si confronta su come ogni cuoco di ogni Paese del Mediterraneo lavora la stessa materia prima, come lo stesso cuoco riscontri problematiche simili e come abbia già analizzato quel problema e trovato una soluzione, coinvolgendo tutta la filiera.
E non solo, ma anche altri interlocutori per far diventare quel convivio un pensatoio aperto ad artisti, comunicatori, economi, imprenditori. Siamo parte del Mediterraneo e viviamo tutti in terre unite dal mare; abbiamo tutti problemi in comune e abbiamo il dovere di trovare soluzioni, insieme con l’unico scopo di studiare modelli comuni di sviluppo economici, sociali, ambientali sostenibili”.
PINO CUTTAIA
Qinquant’anni (più uno), tre figli. Pino Cuttaia ha aperto la Madia a Licata insieme alla moglie Loredana nel 2000. Qui ha ottenuto la prima stella Michelin nel 2006 e la seconda nel 2009. Ha vissuto a Torino, dove ha studiato e lavorato in fabbrica dilettandosi in cucina. Un hobby diventato un lavoro.
Dopo lunghi soggiorni nelle cucine di noti ristoranti del Nord torna in Sicilia dove con le esperienze maturate e con gli ingredienti e le ricette di infanzia ritrovati, dà vita ad un nuovo modo di cucinare. A partire dal passato e dai simoboli della storia gastronomica siciliana diventa promotore della cucina della memoria che lo ha reso celebre.
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