Nasce in provincia di Rovigo la più grande malteria d’Italia

L’impianto sarà operativo nel 2023 e produrrà 50 mila tonnellate di malto

Nasce in provincia di Rovigo la più grande malteria d'Italia

Nascerà a Loreo, provincia di Rovigo, la più grande malteria da birra d’Italia. Si prevede che il nuovo impianto sarà pienamente operativo per la raccolta dell’orzo di giugno 2023. Il progetto è realizzato da Italmalt, azienda del gruppo K-Adriatica che già possiede Agroalimentare Sud, storica malteria di Melfi, Basilicata.

Il nuovo stabilimento dovrebbe essere in grado di produrre 50 mila tonnellate di malto, che andranno ad aggiungersi alle 42 mila tonnellate attualmente prodotte a Melfi. Numeri che porteranno a coprire il 60% del fabbisogno nazionale, stimato in 208 mila tonnellate, oggi coperto solo al 40%.

«Con il nuovo progetto – spiega Giovanni Toffoli, amministratore delegato di K-Adriatica – contiamo di sviluppare ulteriormente il mercato della birra 100% Made in Italy, riducendo le importazioni di malto che oggi sono pari a circa 125 mila tonnellate».

«I contratti di filiera – prosegue Toffoli – coinvolgeranno circa 800 imprese agricole del Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna e Marche che producono orzo italiano da birra in oltre 20 mila ettari. Coltivazione che rappresenta un’opportunità per l’agricoltura anche con il recupero e la riqualificazione di aree in fasce marginali».

IL PROGETTO

Per la muova malteria K-Adriatica investirà circa 25 milioni di euro, di cui circa 2,4 milioni per lo stabilimento e 22,6 milioni destinata agli impianti tecnologici. Tecnologia e sostenibilità saranno i punti di forza del nuovo impianto. Lo stabilimento utilizzerà solo energia elettrica da cogenerazione con uso del 100% del calore.

È inoltre prevista una riduzione del consumo di acqua del 35% rispetto allo standard. La produzione, che sarà ad elevato grado di automazione e collegata a un sistema integrato di stoccaggio, permetterà di occupare oltre 100 persone tra diretti ed indiretti. Sono infine stimati investimenti fino a 10 milioni di euro per l’indotto.

LO SVILUPPO DELLA FILIERA DELLA BIRRA 100% ITALINA

La creazione del nuovo polo di Loreo rappresenta un tassello importante nello sviluppo della filiera brassicola nazionale. Tema, quello della birra 100% italiana e legata al territorio, in forte sviluppo anche grazie alle varie proposte di Legge Regionale a tutela del patrimonio birraio locale.

Se primi clienti della nuova malteria saranno, chiaramente, i grandi birrifici industriali che operano su suolo italiano, il progetto avrà ricadute anche sulla filiera della Birra Artigianale, sempre più “indipendente” da materie prime internazionali.

«Abbiamo fatto capire – dichiara Teo Musso, fondatore di Baladin e presidente del Consorzio Birra Italiana – che dietro alle birre c’è un mondo fatto di aziende con una loro identità. Con il Consorzio della birra italiana abbiamo costituito un marchio per garantire e tracciare la prevalenza di materia prima da filiera agricola italiana».

«Il consumatore – conclude Musso – deve essere consapevole di bere un prodotto sempre più italiano non solo di brand, ma di materia prima».

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