Giornata da incorniciare per la sesta tappa della Tournรฉe des Terroirs che, ieri, ha visto protagonista Sigolsheim e la Nรฉcropole Nationale, uno dei panorami mozzafiato tra i vigneti eroici dell’Alsazia. Piรน di mille persone si sono radunate all’incrocio tra i Grands Crus Mambourg e Marckrainย per assaggiare i vini di 7 vignerons della vallata. L’iniziativa del Conseil Interprofessionnel des Vins d’Alsace, voluta per ยซaprire al pubblico e democratizzareยป i grandi vini alsaziani, partendo proprio dai luoghi in prendono vita, torna il 4 giugno a Molsheim. In agenda, poi, altre 8 tappe lungo i 170 chilometri della Strada del vino dell’Alsazia, fino al 30 luglio (qui il programma completo). Una scusa in piรน per trascorrere un weekend in Alsazia, immersi tra i vigneti piรน greenย della Francia.
Nella regione vinicola situata sulla sponda occidentale del Reno, al confine con Svizzera e Germania – ben collegata con autostrade, aeroporti e trasporto ferroviario, con la bellissima cittadina di Colmar distante 5 ore e mezza da Milano – il 25% delle superfici sono certificate in biologico. Un 50% รจ in via di certificazione Haute Valeur Environnementale (HVE – livello 3) e si registra una tra le piรน alte concentrazioni al mondo di produttori biodinamici, certificati Demeter.
ยซLa Tournรฉe des Terroirs – spiega a winemag.itย Philippe Bouvet, direttore marketing Conseil interprofessionnel des Vins d’Alsace (nella foto, sopra) – รจ un’iniziativa unica nel suo genere, la prima ad essere organizzata in Francia. A renderla particolare non รจ solo la location, ovvero i Grands Crus dell’Alsazia, ma anche il target, che si rivolge a un pubblico trasversale, che va dai professionisti del settore a chi si vuole avvicinare per la prima volta al mondo del vino, insieme alla propria famigliaยป.
Oltre a tasting e momenti di approfondimento sui singoli Cru, il Conseil Interprofessionnel des Vins d’Alsace organizza in ogni tappa una serie di attivitร accessibili a tutti, che permettono di (ri)scoprire i vini locali. In mezzo ai vigneti simbolo dell’Alsazia si possono cosรฌ degustare oltre 400 vini dei produttori che operano nei 51 Grands Crus alsaziani. Sul posto anche spazio per food, animazione per bambini, workshop e dj set, frutto della collaborazione con professionisti “a Km 0”.
L’ALSAZIA E IL SUO VIGNETO “GREEN”: LA SVOLTA DEL CONSEIL INTERPROFESSIONNEL
Tutto ciรฒ – precisa ancora Philippe Bouvet – con un occhio particolare alla sostenibilitร , mediante l’utilizzo di pannelli fotovoltaici mobili e riciclo dei materiali giร utilizzati in occasioni di grandi fiere come Wine Paris & Vinexpo Paris o Prowineยป.
Di tutto rispetto il parterre di vignaioli alsaziani che ha aderito all’iniziativa del CIVA. Ieri, a Sigolsheim, erano presenti le cantine Bestheim, Domaine Etienne Simonis, Domaine Maurice Schoech, Domaine Michel Fonne, Domaine Weinbach, Vignoble des 5 sens e Domaine Paul Blanck, con quest’ultimo che si รจ reso protagonista dell’eccezionale assaggio di una vecchia annata del Grand Cru Mambourg. Un Gewurztraminer classe 1999 in splendida forma, a dimostrazione del grande carattere, anche in termini di longevitร , dei Terroirs dell’Alsazia. La prova “provata” che il claim scelto dal CIVA รจ piรน che mai azzeccato: “Alsace Rocks!”, ovvero l’Alsazia (e i suoi suoli) “spaccano”. Ed รจ proprio il caso di dirlo.