La Commissione Agricoltura della Camera ha espresso oggi parere favorevole all’unanimità al testo del disegno di legge sulla frode agroalimentare. All’orizzonte pene più aspre per chi falsifica il Made in Italy agroalimentare e introduzione del reato di “Disastro sanitario”.
“I nostri prodotti agroalimentari e le imprese che li producono vanno tutelati da ogni tipo di contraffazione con adeguati strumenti di tutela”, dichiara il deputato del M5S e componente della commissione Agricoltura alla Camera, Dedalo Pignatone.
Con il parere favorevole in commissione Agricoltura alla Camera al testo del disegno di legge sugli illeciti agroalimentari, che non ha visto voti contrari, vogliamo dare risposte importanti al mondo agricolo, aprendo un dialogo costante con il mondo della giustizia, al fine di rafforzare le tutele per tutto il comparto”.
Il testo innova il codice penale e la legislazione speciale di settore e vuole far fronte “in modo più adeguato ed incisivo, ai diversi fenomeni criminali rientranti nell’ampia area delle frodi nel commercio di alimenti”.
Sono previste novità sia sul piano sanzionatorio, sia sul fronte dell’ampliamento della sfera repressiva, introducendo pene più severe, fino all’introduzione appunto del reato di “Disastro sanitario”. Il disegno di legge istituisce nuove forme di reato che favoriscono la lotta all’agropirateria e al falso Made in Italy.
“Si tratta insomma di un importante passo in avanti per una reale tutela del cibo – conclude il deputato Dedalo Pignatone – e questo in un’ottica di sicurezza e di salvaguardia della salute pubblica, ma soprattutto del settore, incrementando le misure di protezione dalle frodi nel commercio di prodotti alimentari, che danneggiano i consumatori e le imprese del nostro agroalimentare”.
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Nato con la penna in mano, poi ci è finito pure un calice. Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi WineMag.it. Segno Vergine allergico alle ingiustizie, innamorato delle cause perse e del blind tasting, vivo questo mestiere come una missione per conto del lettore. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” in collaborazione con la redazione e partecipo come giurato a concorsi enologici internazionali. Nell’ultimo anno ho curato la selezione vini esteri per un importatore leader in Italia. Apprezzi indipendenza e qualità dell’informazione? Sostieni WineMag.it con un euro al mese