I Carabinieri del NAS di Torino hanno smantellato una banda dedita alla contraffazione e commercializzazione di bottiglie di vino francese di altissimo pregio. Tra queste, anche del falso Romanée Conti della Borgogna. L’operazione si inserisce nel quadro di un’ordinanza di indagine penale europea, emessa dalla magistratura francese ed eseguita dalle Procure della Repubblica di Torino e Milano. Oltre ai sei mandati di arresto europeo, i Carabinieri hanno eseguito 16 decreti di perquisizione. L’attività ha coinvolto anche Europol e ha visto la collaborazione di varie forze di polizia francesi. Sei le persone arrestate dopo numerose perquisizioni in diverse province italiane, tra cui Torino, Monza, Cuneo, Roma e Bologna.
FALSO ROMANÉE CONTI: I DETTAGLI DELL’INDAGINE
I reati contestati agli arrestati riguardano l’associazione per delinquere (art. 416 c.p.) e la contraffazione di marchi (art. 474 c.p.), in particolare nell’ambito dell’importazione e commercializzazione di prodotti con segni falsi. L’organizzazione criminale, composta da membri di diverse nazionalità, operava principalmente nella falsificazione di vini pregiati, tra cui bottiglie dal valore che poteva raggiungere i 15 mila euro ciascuna.
Le bottiglie contraffatte venivano poi immesse nel mercato a prezzi di mercato regolari, truffando ignari commercianti. Al centro del sodalizio criminale, un cittadino di nazionalità russa, ritenuto il principale artefice della rete. L’uomo si avvaleva della collaborazione di tipografie italiane per la produzione di etichette e tappi falsi, che venivano poi apposti su bottiglie di vino destinate al mercato internazionale.
FALSI VINI PREGIATI FRANCESI: LA LOGISTICA DELLA CONTRAFFAZIONE
Le indagini sulla banda hanno rivelato che le etichette contraffatte, comprese quelle del falso Romanée Conti, venivano talvolta consegnate direttamente presso l’aeroporto di Malpensa, da dove il cittadino russo le portava all’estero per la distribuzione sui mercati mondiali. La contraffazione riguardava etichette di alcune delle case vitivinicole più note e apprezzate al mondo, attirando così l’attenzione delle autorità francesi, che hanno poi avviato l’inchiesta internazionale. Nel corso delle operazioni, i Carabinieri del NAS hanno sequestrato numerose bottiglie contraffatte, etichette, dispositivi informatici e telefoni cellulari appartenenti agli indagati. Sono stati inoltre confiscati denaro e altri beni di valore, oltre a documentazione che si ritiene fondamentale per proseguire le indagini.
LA BANDA DEL ROMANÉE CONTI: L’OPERAZIONE DEI NAS
L’operazione rappresenta un importante passo avanti nella lotta alla contraffazione nel settore del vino, che non solo danneggia l’economia, ma mette anche a rischio la reputazione di marchi storici e prestigiosi. Il mercato del vino di lusso è, infatti, un settore particolarmente sensibile alla falsificazione, dove ogni bottiglia rappresenta non solo un valore economico, ma anche culturale e storico. Le indagini, supportate anche da Europol, proseguiranno nei prossimi mesi per individuare eventuali altri complici e ramificazioni della rete criminale a livello internazionale.
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