Fratelli Branca Distillerie celebra 180 anni con il World Amaro Day

Fratelli Branca Distillerie celebra 180 anni con il World Amaro Day

IN BREVE
  • Fratelli Branca Distillerie ha celebrato i 180 anni in occasione del World Amaro Day
  • Niccolò Branca ha sottolineato l’importanza di innovare mantenendo fede alle radici e all’identità culturale dell’amaro.
  • Durante l’evento, diversi esperti hanno discusso della crescita del settore e delle sfide globali per i produttori italiani.
  • Il mercato degli amari in Italia ha superato i 144 milioni di euro, con un aumento significativo del consumo domestico dal 2019.

Nella sede storica di Fratelli Branca Distillerie, tra i profumi di erbe e legni antichi, si è svolta la seconda edizione del World Amaro Day, la giornata dedicata a uno dei simboli più autentici del saper fare italiano. Un’edizione speciale, coincisa con i 180 anni della Distilleria, che ha trasformato la ricorrenza in un racconto collettivo di passione, memoria e visione d’impresa.

«Un traguardo che ci riempie d’orgoglio e che ci ricorda ogni giorno la forza di un motto che da sempre ci guida: “Novare Serbando”, innovare restando fedeli alla tradizione – ha dichiarato Niccolò Branca, Presidente Esecutivo di Fratelli Branca Distillerie -. L’amaro è un linguaggio che parla di emozioni, di comunità, di tempo. È la nostra storia, ma anche la nostra eredità per il futuro».

L’AMARO COME STORIA E FUTURO

Da quasi due secoli Fratelli Branca Distillerie custodisce e rinnova l’arte dell’amaro, nata nel 1845 dall’intuizione di Bernardino Branca. Un sapere che oggi vive nei bar di tutto il mondo, nelle mani di una nuova generazione di bartender e appassionati. L’azienda celebra non solo un prodotto, ma un modello di impresa fondato su equilibrio tra radici e innovazione, rispetto e autenticità. Durante l’evento, l’amaro è stato protagonista come cultura vivente: una bevanda che attraversa i secoli senza perdere la capacità di unire. Dalla miscelazione contemporanea alla memoria industriale, ogni intervento ha contribuito a un racconto collettivo fatto di esperienze, conoscenze e prospettive diverse.

LE VOCI DEL WORLD AMARO DAY

Francesco Vena, amministratore delegato di Amaro Lucano e ideatore della prima edizione, ha ricordato che «l’amaro è un racconto di famiglia e di territorio che continua a evolvere insieme al Paese».

Vittorio Cino, direttore generale di Centromarca, ha sottolineato come «la forza del made in Italy risieda nella capacità di fare sistema, costruendo alleanze solide tra industria e distribuzione».

Francesca Migliarucci, vicedirettore di Federvini, ha evidenziato le nuove sfide globali per i produttori italiani, mentre Emanuele Di Faustino (Nomisma) e Luca Gerosa (NielsenIQ) hanno illustrato la crescita dell’amaro, trainata dall’interesse dei giovani e dal consumo fuori casa.

Anche Virgilio Romano (Circana) e Antonio Portaccio (Italgrob) hanno ribadito il ruolo strategico dei canali Ho.Re.Ca. e GDO nel sostenere la qualità italiana.
Infine, Nicola Olianas ed Edoardo Nono hanno riportato l’amaro dietro il bancone, tra shaker e creatività, raccontandone la rinascita nel mondo della mixology.

«Ogni marchio che attraversa il tempo custodisce una parte della memoria collettiva del Paese. Proteggerla significa guardare avanti» ha ricordato Rocco Orefice (Marchi Storici). Marco Ponzano, Consulente Collezione e Torre Branca, ha invece valorizzato la Collezione Branca, riconosciuta Museo d’Impresa da Regione Lombardia.

IL MERCATO E LA CULTURA DELL’AMARO

Il World Amaro Day è stato anche un’occasione di confronto sui dati economici di un comparto in crescita. Secondo NielsenIQ, il mercato degli amari in Italia ha superato i 144 milioni di euro da gennaio a settembre 2025 nella GDO. Rispetto al 2019, i volumi risultano in aumento del 6%, segno di un maggiore consumo domestico. Nomisma stima che la filiera degli spirits generi un impatto complessivo di oltre 5 miliardi di euro, con un effetto moltiplicatore pari a 4,5: per ogni euro di valore aggiunto prodotto dalle imprese del settore, se ne creano altri 4,5 nell’economia italiana.

LA CULTURA D’IMPRESA COME PATRIMONIO

Fratelli Branca Distillerie rinnova ogni giorno il legame tra memoria e innovazione attraverso la Collezione Branca, inaugurata nel 2009 nello storico stabilimento di via Resegone a Milano. Riconosciuta da Regione Lombardia tra i Musei storici d’impresa, la Collezione si estende su oltre mille metri quadrati, raccontando 180 anni di visioni, manifesti, strumenti e passione. «Custodire la memoria significa dare forma all’avvenire – conclude Niccolò Branca -. Ogni bottiglia, ogni gesto, ogni storia ci ricorda che innovare non è dimenticare: è continuare a credere.»

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