Sbagliare è umano, perseverare è diabolico

scimmie
EDITORIALE –
Come molti mi hanno suggerito, mai proverbio fu mai azzeccato per raccontare il “ritorno sulla scena” di winemag.it come entità indipendente e testata giornalistica a sé stante: «Sbagliare è umano, perseverare è diabolico». La recente “fusione” con un altro gruppo editoriale è andata a finire come molti lettori e osservatori del settore avevano prospettato.

Ho voluto credere alle promesse e ai verbi al futuro, coniugati al plurale, di una realtà troppo lontana da ciò che sono, troppo lontana da ciò che è la mia storia umana e professionale, che negli ultimi dieci anni (circa) ha preso una direzione opposta e contraria a quella del 99,9% del giornalismo e della critica enogastronomica italiana ed internazionale.

L’affetto dimostratomi dai lettori, dagli operatori del settore e da tantissimi colleghi è addirittura superiore alle attese e mi riempie di orgoglio e di fiducia. Ho comunque bisogno di qualche settimana per riordinare le idee e tornare a macinare informazione e giornalismo al fianco di vecchi e nuovi colleghi, che vorranno salire a bordo della testata.

Sono determinatissimo a rialzare definitamente la testa, dopo una batosta più psicologica che professionale che, a quasi 38 anni, non ho (stupidamente) avuto la capacità di preventivare, pur tutelandomi nel limite del possibile. Non me lo perdonerò mai, credo. Ma non posso e non potrò che imparare da questa lezione di vita. Grazie ancora a chi c’era, a chi c’è oggi, e a chi ci sarà, a partire dal dopo Vinitaly 2024. Winemag.it è tornato: e questa è la sola cosa che conta, insieme a “grazie”. A presto.

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