Via libera dell’Europa al Prosecco Doc Rosè con la comunicazione di approvazione di una modifica ordinaria al disciplinare di produzione che consentirà di stappare le prime bottiglie già a Capodanno 2021, nonostante i timori per possibili lockdown in Italia e nel mondo. Lo rende noto la Coldiretti nell’annunciarne l’avvenuta pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C 362/26.
L’arrivo della tipologia rosè, accompagnata da polemiche in Veneto e non solo, rappresenta secondo Coldiretti “un importante arricchimento per il vino italiano più esportato al mondo con un valore delle vendite di 533 milioni di euro nei primi sette mesi del 2020 nonostante le difficoltà determinate dal Covid sugli scambi commerciali nazionali e sulle vendite delle ristorazione con lo stop a party e cerimonie”.
“Con la nuova offerta il Prosecco si prepara a catturare un nuovo mercato che ha avuto negli ultimi anni una interessante crescita anche sui mercati esteri”, continua Coldiretti. L’obiettivo è il 10% della produzione complessiva di Prosecco Doc, ovvero 50 milioni di bottiglie di Prosecco Rosè da immettere sul mercato entro Capodanno 2021.
“Le bollicine più famose al mondo – continua Coldiretti – possono ora vantare un ulteriore riconoscimento ufficiale ed incontrare il gusto dei consumatori sempre più attenti all’origine e al saper bere, dopo l’avvenuta iscrizione del sito veneto ‘Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” nella Lista dei Patrimoni Mondiali’ dell’Unesco lo scorso anno”.
“L’importante novità – continua la Coldiretti – ha un valore da triano per l’intero sistema vitivinicolo nazionale che per la prima volta dopo una crescita ininterrotta di 30 anni registra un contrazione del valore delle vendite all’estero del 3% nel corso dei primi sette mesi del 2020 a causa delle difficoltà registrate dalla ristorazione in tutto il mondo per l’emergenza coronavirus. Un dato preoccupante – conclude la Coldiretti – dopo il record storico di 6,4 miliardi fatto segnare lo scorso anno per le esportazioni di vino Made in Italy nel 2019″.
Il Veneto già in epoca ‘pre-Prosecco rosè’ (2019) rappresentava il 78% della produzione nazionale di spumanti rosati, grazie ai precursori della nuova categoria della Doc. A seguire, tra le denominazioni, il Franciacorta rosato (1,8 milioni di bottiglie) e il Trento Doc rosato (1,1 milioni).
A ricordarlo è Unione Italiana Vini (Uiv), nel definire la nuova tipologia Prosecco spumante rosè “determinante per la conquista della leadership italiana nella tipologia”.
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