Ha scelto la formula del banco self-service assistito dai sommelier Ais la Regione Friuli Venezia Venezia Giulia, che si è presentata a Wine Paris 2022 con Ersa, l’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale. Apprezzatissima dal pubblico francese ed internazionale presente all’Expo Porte de Versailles di Parigi anche la masterclass del 14 febbraio. Protagonisti 8 vini, capaci di sintetizzare le peculiarità del territorio.
Un avvio in pompa magna, con le attività che si sono poi concentrate nell’ampio stand allestito nella Hall 5, dedicata al vino italiano. «Sono quindici le aziende che ci hanno accompagnato a Parigi – commenta a winemag.it il funzionario Ersa Emanuele Bianco -. Una rappresentanza in grado di mostrare tutte le sfaccettature della viticoltura regionale».
IL FRIULI VENEZIA GIULIA A WINE PARIS 2022
Nonostante si tratti di due Paesi concorrenti a livello internazionale – continua Bianco – la Francia è un mercato importante per l’Italia del vino. In particolare, il Friuli Venezia Giulia ha molto da offrire ai francesi, soprattutto per i suoi vini bianchi».
Non è la prima volta in Francia per le aziende vitivinicole del Fvg, con Ersa. «Eravamo già presenti all’edizione di Bordeaux – precisa Emanuele Bianco – e siamo soddisfatti dal risultato di questa fiera della ripartenza».
«I vini del Friuli Venezia Giulia – conclude – sono stati apprezzati da buyer e importatori a caccia di etichette italiane di qualità. Siamo fiduciosi, dunque, che le aziende potranno raccogliere i frutti di questa nostra presenza a Wine Paris 2022».
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.