Prokupac, nuova identità in Serbia per il vitigno-vino simbolo dei Balcani top 10 prokupac migliori winemag davide bortone

Prokupac, nuova identità in Serbia per il vitigno-vino simbolo dei Balcani

IN BREVE
  • Il Prokupac Day 2025 a Belgrado ha mostrato l’evoluzione del Prokupac, vitigno simbolo della Serbia, ora con una nuova identità più elegante.
  • Il calice Prokupac Riedel Performance segna un’importante crescita per questo vino, avvicinandolo ai grandi vini mondiali.
  • Oggi il Prokupac rappresenta solo il 5% della superficie vitata in Serbia, un netto calo rispetto al 60% degli anni ’70.
  • Recenti miglioramenti nella coltivazione e vinificazione hanno portato a vini più eleganti e profondi, riscontrabili in stili variati durante il Prokupac Day.
  • C’è un crescente interesse per il Prokupac nei mercati internazionali, grazie alla sua competitività e al rinnovato appeal dei vini balcanici.

A volte il passato racconta il presente meglio di una fotografia scattata qui e adesso. Con una Polaroid ultimo modello. L’istantanea del Prokupac Day 2025 – andato in scena a Belgrado a metà ottobre – rivela il cambiamento, profondo, operato dai produttori della Serbia su quello che era, ed è ancor più oggi, uno dei vitigni simbolo dei Balcani. Addio ai Prokupac scuri come la pece, concentrati e molto alcolici, a cui tutti erano abituati e da cui il grande pubblico ha iniziato, man mano, ad allontanarsi. Il Prokupac, vitigno-vino icona della Serbia, ha ora una nuova identità.

Fatta di un color rubino più o meno marcato. Di un’elegante speziatura, a corredo di frutti rossi e neri croccanti, da mordere. Struttura, sì. Ma anche un’invogliante beva, sin da giovane. Aspetto che non pregiudica, affatto, la sua estrema attitudine all’invecchiamento. Ad osservarla da lontano, la pellicola del Prokupac Day 2025 potrebbe assumere le sembianze d’un Barolo o di un Barbaresco. O, ancora: di un Pinot Nero, d’un Nerello Mascalese, d’un Beaujolais. D’un Vosne-Romanée. Un Pommard. O un Santenay.

Nessuna svista. Nulla che obblighi a una visita oculistica. Solo i ben informati sanno quanto il cambio di passo del Prokupac – e la sua scalata verso la rampa di lancio della definitiva consacrazione tra i grandi vini mondiali – abbia a che fare con la scelta di Riedel di dedicare al vitigno della Serbia un calice ad hoc, il Prokupac Riedel Performance. Lo stesso col quale la celebre maison austriaca di cristalleria consiglia di bere le prestigiosissime denominazioni italiane e francesi citate. Era il 2022. Nella forma armonica di quel cristallo, la certificazione di un cambio di passo colossale. Di quelli che sbarrano le porte al passato. E aprono la vista a nuove, impensabili prospettive.



ALLE ORIGINI DEL PROKUPAC, VITIGNO AUTOCTONO DELLA SERBIA

Il toponimo “Prokuplje” appare per la prima volta in una fonte scritta in una bolla del 1395 in cui la principessa – in serbo Kneginja – Milica, reggente del Principato di Serbia dopo la morte del marito Lazaro Hrebeljanović, assegna proprietà e diritti al Monastero di Ravanica. Il termine deriva dal latino Vicus Procuratoris o Proculpa, che nel contesto serbo medievale viene collegato ai territori e ai villaggi dell’attuale area meridionale di Prokuplje e Toplica, tradizionali per il Prokupac.

Storicamente diffusa anche nella zona di Župa Aleksandrovačka – da molti considerata la vera casa del Prokupac – la coltivazione si è negli anni estesa anche a Šumadija, nelle regioni Negotinska Krajina e nell’est della Serbia, nella Timočka Krajina, al confine con Romania e Bulgaria. Il Registro dei vigneti della Serbia indica che il Prokupac rappresenta oggi il 5% della superficie totale vitata, mentre negli anni Settanta occupava ben il 60%.

Si tratta quindi di circa mille ettari di Prokupac, su un totale di circa 20 mila ettari del vigneto del Paese dei Balcani (dato 2024). L’obiettivo sarebbe quello di portare la superficie di questa varietà tardiva a circa 5 mila ettari. Ma il calo dei consumi di vini rossi, su scala globale, sta frenando l’entusiasmo dei produttori serbi. Portandoli, in alcuni casi, a favorire nuovi impianti di vini bianchi, specie nelle regioni più vocate, con ottimi risultati.

LA NUOVA IDENTITà DEL PROKUPAC

Negli ultimi anni, il Prokupac ha beneficiato di un cambio di approccio in vigna e in cantina. L’utilizzo più calibrato del legno, la selezione delle parcelle e le fermentazioni ben controllate su uve perfettamente mature (solo in rari casi surmature), hanno dato vita a interpretazioni autentiche e moderne. Capaci di esprimere eleganza e profondità.

In occasione del Prokupac Day 2025 di Belgrado sono emersi stili differenti, pur coerenti nel racconto del vitigno. Dai vini più leggeri, focalizzati sulla freschezza, a versioni più strutturate da singolo vigneto, pensate per l’invecchiamento. Sino ai rosati, su cui c’è però ancora molto da lavorare.

I produttori hanno evidenziato un crescente interesse da parte di importatori e ristorazione. Il rinnovato appeal dei vini balcanici, unito alla loro competitività nel rapporto qualità-prezzo, sembra favorire l’ingresso del Prokupac in mercati chiave di altre denominazioni tradizionali, italiane e francesi, che godono già di ottima reputazione. Si compiono passi avanti anche sul fronte della “premiumizzazione” del vitigno-vino serbo, con interpretazioni da singoli vigneti e parcelle.

TOP 10 PROKUPAC BY WINEMAG
  1. Prokupac 2019 Bela Stena, Temet (Jagodina): 96/100
    “Bela Stena” significa “Pietra Bianca”. Un nome che dice tutto sulla tipologia di suolo in cui affonda le radici questo Prokupac. Il vino è ottenuto da un singolo vigneto. Terre bianche che si esprimono chiaramente nel calice, in quadro di estrema eleganza. Della stessa cantina, da non perdere il Tri Morave Prokupac 2022, dalla golosa vena sapida sul frutto rosso croccante.
  2. Prokupac 2023, Vinarija Tarpoš (Jagodina): 95/100
    Con il suo arrivo in azienda, l’enologa Jelena Živanović ha dato un tocco speciale ai vini di Tarpoš, tutti nel segno dell’eleganza e della raffinatezza. Estremamente elegante è anche questo Prokupac, di estrema precisione sul frutto e dal legno divinamente calibrato.
  3. Prokupac 2021 Breg, Doja (Toplica): 95/100
    Prokupac proveniente da specifiche parcelle situate a 480 metri sul livello del mare. Terreni composti da scisti cristallini, dolomie di quarzo e sedimenti argillosi. Estrazione ottimale del varietale in 25 giorni di macerazione. Profilo attento sul frutto scuro e gran beva, con legno molto ben integrato.
  4. Prokupac 2019, Vinarija Aleksandrović (Šumadija): 95/100
    Il vitigno simbolo della Serbia e dei Balcani può invecchiare benissimo. Lo dimostra anche questa magnum 2019 della cantina Vinarija Aleksandrović, uno dei produttori serbi più noti e rispettati. Il vino, prodotto a Topola, conserva freschezza e frutto rosso da vendere. Si distingue per la trama tannica elegante e la classica speziatura.
  5. Prokupac 2022 Veliki Župan Vila Vina, Vinarija Milosavljević (Trstenik): 94/100
    Vino dedicato a Stefan Nemanja, capostipite della dinastia dei Nemanjić, considerato padre della nazione serba. Questo Prokupac (con minima aggiunta di Merlot e Cabernet Sauvignon) ricorda nella struttura e nella fierezza degli aromi proprio il condottiero e sovrano della Serbia. Tannini morbidi e gran piacevolezza a disegnare i contorni di un vino importante, che non dimentica la beva. Ottimo, della stessa cantina, anche il Prokupac Vila Vina “Stari Rskavac”: un piccolo Barbaresco. Tanto fiore, frutto croccante, tocco di spezia e gran potenziale di invecchiamento.
  6. Prokupac Superiore 2019 Čukundeda, Matijašević Vinogradi (Šumadija): 94/100
    Qui la dedica è al bisnonno Dragomir Matiješević, rinomato viticoltore ed enologo, La percentuale di appassimento regala a questo delizioso Prokupac profondità e larghezza di sorso, che ben compensano il tannino fitto, in evoluzione, la buona freschezza. Ad occhi chiusi, un rosso che ricorda un Ripasso della Valpolicella di gran qualità.
  7. Prokupac Reserve 2017 – Limited edition, Vinarija Milinčić (Župa Aleksandrovačka): 94/100
    Nella fascia balcanica e nell’Est Europa, l’annata 2017 si conferma ad altissimi livelli anche con questo Prokupac. Un vino potente e longevo, riflesso della concentrazione delle vigne vecchie da cui proviene. Con questa etichetta – frutto peraltro del restyling grafico voluto da Danijel e avallato dal padre Milivoje Milinčić – siamo forse ai più alti livelli di coniugazione fra tradizione e modernità. Tra il passato e il presente del vitigno-vino simbolo della Serbia.
  8. Prokupac 2023, Natural Grape Concept (Župa Aleksandrovačka): 93/100
    Prima annata assoluta per questa cantina, fondata dall’architetto e viticoltrice Jelena Živković Dimitrijević, con l’enologo Radovan Đorđević. Il prossimo anno l’azienda otterrà la certificata biologica per le proprie uve, lavorate naturalmente, come spiega bene il nome prescelto per la cantina. Nel frattempo, l’annata 2023 del Prokupac è un inizio in discesa e una promessa di luminoso futuro: piena di frutto, potente nel tannino e nella spezia, specchio fedele del vitigno nella regione di Župa.
  9. Prokupac 2020, Vinarija Grabak (Tri Morave): 93/100
    Vino ottenuto da un vecchio vigneto posto a 500 metri sul livello del mare, con viti di 40 anni di età media. Cantina che lavora secondo canoni di basso intervento enologico, ponendo grande attenzione alla qualità dell’uva, in vigna. Il calice parla chiaro. Quello di Grabak è un Prokupac fedele alla tradizionale pienezza del frutto e alla struttura, pronunciata anche dai terziari conferiti da un legno ben amalgamato. Bere oggi o conservare ancora, senza paura.
  10. Prokupac 2022 Zmajeviti, Vinarija Despotika (Šumadija): 92/100
    Menzione particolare per questo Prokupac che potrebbe essere assurto a sintesi del Prokupac Day 2025 di Belgrado. Vinarija Despotika lo presenta tra le bottiglie di una preziosa verticale che prende inizio dal 2015, raccontando – ben oltre i confini aziendali – dove stia “andando” il vitigno-vino serbo negli ultimi anni. Ovvero verso beva, agilità, freschezza e precisione. Un’etichetta, peraltro, che mostra quanto il “nuovo” Prokupak possa essere anche consumato leggermente rinfrescato, in frigorifero.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI WINEMAG!