La Versa riparte con gruppo Francoli: un milione di bottiglie di Metodo Classico

Terminata l’avventura con Cavit, il noto brand dell’Oltrepò pavese ha trovato un nuovo accordo

Siglato in Oltrepò pavese l’accordo tra la storica cantina La Versa e il gruppo Francoli, azienda leader della distillazione e nella commercializzazione di prodotti vinicoli. La firma, che arriva dopo il termine dell’avventura con i trentini di Cavit, è avvenuta nelle ore scorse presso la sede della cantina oltrepadana. Obiettivo: produrre un milione di bottiglie di Metodo Classico dell’Oltrepò pavese in più.

La sigla in calce al contratto è stata posta dai presidenti di La Versa, Andrea Giorgi e dell’azienda Francoli, Alessandro Francoli. Il gruppo piemontese si occuperà della distribuzione in esclusiva dei prodotti della cantina di Santa Maria della Versa nel canale Horeca, su tutto il territorio nazionale. L’azienda, in accordo con La Versa, mette in campo un esercito commerciale di un centinaio di agenti che si muoveranno su tutta la penisola.

“E’ ormai acclarato – spiega il presidente Andrea Giorgi di La Versa – che la politica aziendale è radicalmente cambiata dal 2017, anno del nostro insediamento, ad oggi. Questo accordo segna una svolta per il futuro di questa realtà che ritornerà, dopo l’assemblea di inizio febbraio, un patrimonio dell’Oltrepò Pavese con l’acquisizione da parte di Terre d’Oltrepò delle quote di Cavit”.

Il gruppo Francoli rappresenta un nuovo percorso, abbiamo trovato in questo accordo un valore aggiunto per il nostro mondo commerciale perché abbiamo la certezza che ci siamo affidati ad un’azienda leader. Questo passo rappresenta un cambio epocale perché ci consentirà una distribuzione capillare dei nostri prodotti su tutto il territorio nazionale con una forza commerciale mai vista prima”.

Piena soddisfazione anche per il direttore di La Versa, Massimo Sala. “Il cambio di mentalità auspicato da tutti – spiega –  si sta concretizzando con una serie di operazioni commerciali che ci vedranno protagonisti, in accordo con importanti partner, sia nell’ambito GDO, sia in quello dell’Horeca con il gruppo Francoli”.

Oggi si aggiunge un altro importante tassello nella rivalutazione del brand La Versa che tornerà presto ad essere il faro della viticoltura oltrepadana. Oggi è difficile parlare di cifre perché il primo passo sarà quello di rodare la collaborazione, ma siamo intenzionati a mettere sul mercato nel 2020 circa un milione di bottiglie di Metodo Classico in più”.

“L’alleanza con Francoli significa mettere a diposizione di La Versa la migliore rete di vendita in Italia; dovete pensare che la sinergia con l’azienda piemontese è nata in pochi minuti di conversazione a testimoniare la bontà dell’operazione che nasce sotto le migliori premesse”, conclude Sala. Soddisfatto anche il presidente del gruppo Francoli che ha studiato a Pavia e che ricorda come il marchio La Versa fosse un emblema nel mondo del vino.

“E’ un onore – spiega il patron Alessandro Francoli – collaborare con una cantina che ha fatto la storia italiana della spumantistica. E lo è ancor di più in quanto questa dirigenza è riuscita a risollevare da un periodo di stagnazione un brand che deve essere il faro dell’intero territorio”.

“Mettiamo in campo una forza commerciale di circa 100 agenti che si occuperanno dell’intero territorio nazionale. Siamo convinti che la strada giusta sia stata intrapresa, ora non ci resta che lavorare sodo”, aggiunge.

L’accordo con il gruppo Francoli arriva alla vigilia dell’acquisizione totale da parte di  Terre d’Oltrepo di La Versa (l’assemblea dei soci è in programma nella prima decade di febbraio) e del lancio delle dieci etichette della Selezione Riccardo Cotarella, realizzate con le uve dei soci che hanno aderito al “Progetto qualità”.

Usciranno solo con il marchio “La Versa”, curate dall’importante enologo italiano. Nel 2020 debuteranno anche il Testarossa in versione Cruasè e Blanc de Blanc e i nuovi Charmat (Pinot nero, Riesling, Moscato, Rosè).

“Abbiamo lavorato sodo – chiosa il presidente Giorgi – per arrivare concretamente quest’anno sul mercato con dei vini di massima qualità come i nostri spumanti e la selezione firmata da Cotarella. Gli sforzi, in tutti i settori, sono stati notevoli ma siamo convinti che il piano industriale ormai delineato sia quello della crescita economica, quello della qualità in cantina e quello che garantisce ai soci una remunerazione maggiore. Abbiamo attuato una vera rivoluzione”.

® Riproduzione riservata

sostieni winemag.it

Siamo una testata indipendente gratuita, ma il nostro lavoro ha un costo che la pubblicità fatica a ripagare.
Se credi nell'informazione libera e in un nuovo modo di raccontare il vino italiano, sostienici con un euro al mese.

Dello stesso autore

Altri articoli dalla stessa categoria