La bottiglia di whisky Macallan del 1949 battuta per 71 mila euro è seconda solo una rara collana colombiana, con smeraldo e diamanti, finita nelle mani di nuovi proprietari per 100 mila euro. Il podio degli oggetti più esclusivi venduti su Catawiki nel 2021 racconta bene, del resto, la passione degli italiani per le aste di vino e Champagne. Categorie cresciute del 45% e del 60% rispetto al 2020.
Il secondo anno di pandemia fa segnare tre nuovi record per l’industria delle aste online. Nel 2021 sono stati spesi più di 500 milioni di euro. Oltre un milione di persone ha fatto un’offerta per gli oltre 3,5 milioni di oggetti andati all’asta su Catawiki.
Sono questi alcuni dati che emergono dal Catawiki Report 2021, analisi realizzata dalla piattaforma di aste online leader in Europa. Un successo testimoniato anche dall’apprezzamento dei consumatori appartenenti alla “Generazione Z”. Giovani che, da nativi digitali e appassionati di tecnologia, si sono avvicinati al mondo delle aste online. Con un tasso di crescita del 21% rispetto allo scorso anno.
GLI ITALIANI E LE ASTE: BOOM DELLO CHAMPAGNE
Il volume degli acquisti dei consumatori italiani nel 2021 ha superato i 100 milioni di euro, con una spesa media di circa 1.000 euro, facendo dell’Italia il mercato principale di Catawiki.
Con oltre 50mila bottiglie vendute e una crescita del settore di quasi il 45% rispetto all’anno precedente, il vino si posiziona in pole position tra le categorie più amate dagli italiani.
Basti pensare che proprio in Italia è stata venduta la bottiglia più costosa messa all’asta a livello globale. Si tratta di una Domaine de la Romanée-Conti Romanée Conti Grand Cru del 2006 battuta per 15.500 euro. Ma è la categoria dello Champagne quella che ha fatto registrare una vera e propria impennata, in termini di oggetti venduti: il 60% rispetto all’anno precedente.
QUANTO SI GUADAGNA VENDENDO ALL’ASTA?
I venditori italiani nel 2021 hanno messo all’asta oltre 600 mila oggetti, per un valore complessivo di quasi 102 milioni di euro. Sono stati acquistati in gran parte da acquirenti italiani (34%) seguiti da francesi (oltre 14%) e olandesi (quasi 12%).
La platea dei venditori tricolore è composta essenzialmente da “amatori”, che rappresentano la grande maggioranza del totale e riescono a guadagnare oltre 3 mila euro l’anno con oggetti da collezione o preziose rarità trovate in cantina o in soffitta.
La rimanente minoranza è composta da professionisti che vendono circa un terzo degli oggetti totali (oltre 223 mila). E, grazie alla possibilità di approcciare in sicurezza un numero sempre più ampio di compratori internazionali, riescono a guadagnare una media di circa 60 mila euro l’anno.
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