IN BREVE
- L’annata 2025 della Barbera presenta rese contenute ma alta qualità, con vini equilibrati e strutturati.
- Durante l’Anteprima Barbera di Coldiretti, il professor Vincenzo Gerbi ha elogiato la qualità degli 21 campioni selezionati.
- Le analisi di laboratorio mostrano parametri in crescita rispetto all’annata 2024, con un grado alcolico medio di 14,56% vol.
- I vini degustati variano tra quelli di pronta beva e quelli per l’invecchiamento, tutti ad alto livello.
- La presidente di Coldiretti Asti, Monica Monticone, ha sottolineato l’importanza dell’Anteprima per migliorare la qualità del prodotto.
L’annata 2025 della Barbera si presenta con rese contenute ma con un profilo qualitativo elevato. A emergere sono vini equilibrati, espressivi e dotati di una solida struttura. Sia nella versione di pronta beva sia in quella destinata all’invecchiamento.
Lo scenario è emerso nel corso della degustazione tecnica della 24ª edizione di Anteprima Barbera, evento promosso da Coldiretti Asti e dedicato alla valorizzazione del vitigno simbolo dell’astigiano. L’appuntamento si è svolto mercoledì 10 dicembre al PalaTartufo di piazza Alfieri, ad Asti.
LE PAROLE DI VINCENZO GERBI
A guidare la degustazione dei 21 campioni selezionati è stato il professor Vincenzo Gerbi, già ordinario di Scienza e Tecnologia degli Alimenti all’Università di Torino. «Per la Barbera, futura d’Asti docg e Nizza docg, l’annata 2025 è stata limitata nella quantità, ma eccellente nella qualità, con vini molto equilibrati, ricchi di profumi tipici e piacevoli al gusto».
I VINI IN DEGUSTAZIONE
I campioni analizzati comprendono 13 future Barbera d’Asti Docg e 8 future Nizza Docg, provenienti dai principali areali di produzione dell’astigiano: Castelnuovo Don Bosco, Agliano, Vaglio Serra, Albugnano, San Damiano d’Asti, Asti, Montegrosso d’Asti, Castagnole Lanze, Montemagno, Nizza Monferrato, Mombercelli, Casorzo, Castelnuovo Calcea e Cisterna d’Asti. La degustazione è stata supportata dalle analisi di laboratorio del Centro Studi Vini del Piemonte di San Damiano d’Asti.

I DATI ANALITICI DELL’ANNATA 2025
Dal confronto con l’annata 2024 emergono parametri in crescita sotto il profilo strutturale ed estrattivo. In media, il grado alcolico totale si attesta a 14,56% vol (+0,18), mentre l’acidità totale raggiunge 7,04 g/L (+0,63). Il pH scende a 3,5 (-0,03).
Aumenta in modo significativo anche l’intensità del colore, che sale a 1,21 rispetto allo 0,88 del 2024. Crescono gli antociani, con 343 mg/L (+17), e i flavonoidi totali, che raggiungono 2038 mg/L (+463). In aumento anche il rapporto tannini/antociani, che passa da 3,8 a 4,9.
EQUILIBRIO E POTENZIALE DI EVOLUZIONE
«I campioni degustati si dividono in vini più di pronta beva, ma di grande struttura, e in altri più adatti all’invecchiamento; in generale, tutti di alto livello» ha sottolineato Gerbi. «Si registra anche una perfezione della vinificazione nell’ormai quasi totalità dei produttori».
Sulla stessa linea Daniele Rabbione, direttore del Centro Studi Vini del Piemonte e vice direttore di Coldiretti Asti. «Ora possiamo confermare che quella appena trascorsa è stata un’ottima annata. Dalle analisi sono emerse Barbera in perfetto equilibrio organolettico, con un’importante concentrazione di colore e di polifenoli».
IL RUOLO DEL CONFRONTO TECNICO
Secondo Monica Monticone, presidente di Coldiretti Asti, l’Anteprima rappresenta uno strumento di crescita per le aziende. «È soddisfacente apprezzare come, negli anni, anche grazie a questa occasione di confronto tecnico-scientifico, le aziende abbiano accresciuto il valore qualitativo del prodotto».
Un concetto ribadito anche dal direttore Giovanni Rosso: «Le analisi puntuali del Centro Studi Vini del Piemonte sono fondamentali per affrontare l’affinamento e valutare i diversi potenziali di serbevolezza».
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