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Prezzi vino sfuso alle stelle in Italia: ecco perché

L’aumento dei costi delle materie prime, in particolare vetro per la produzione di bottiglie, carta per la produzione di etichette, ed energia elettrica per i processi di produzione, «sta impattando in maniera rilevante anche sul settore vinicolo».

A lanciare l’allarme – l’ennesimo – sono la Borsa merci telematica italiana (Bmti) e Unioncamere, che hanno preso in considerazione l’indice dei prezzi del vino sfuso. Si registra un aumento annuo del +18,7% (+1,1% rispetto a dicembre 2021).

«Tale rialzo – spiegano i promotori dell’indagine – oltre all’aumento dei costi di produzione, è da attribuire alla scarsa quantità di uve raccolte durante la scorsa vendemmia e alla riapertura della ristorazione dei mesi scorsi, dopo le chiusure che si erano verificate nel 2020 a causa della pandemia».

Tra le diverse tipologie, spicca il rialzo dei prezzi dei vini spumanti-frizzanti, superiore alla crescita media del settore (+22,7%), grazie all’incremento del +26,7% ottenuto dai vini Charmat.

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