Gorgona 2024, 13a vendemmia di Frescobaldi sull’isola-penitenziario

Gorgona 2024, 13a vendemmia di Frescobaldi sull’isola-penitenziario

Un’occasione concreta di riscatto per i detenuti, che sviluppano competenze professionali utili per quando torneranno in libertà

Tredicesima vendemmia per Gorgona, il vino nato dalla collaborazione tra Marchesi Frescobaldi e l’Istituto Penitenziario di Gorgona. Un progetto che, dal 2012, unisce eccellenza vitivinicola, rispetto ambientale e responsabilità sociale. Anche quest’anno, Lamberto Frescobaldi ha aperto sull’isola la prima bottiglia del nuovo millesimo.

Il vino nasce nel cuore dell’ultima colonia penale attiva in Europa, su un piccolo appezzamento coltivato direttamente dai detenuti, seguiti da tecnici ed enologi dell’azienda toscana. Obiettivo: offrire loro un’occasione concreta di riscatto, sviluppando competenze professionali e garantendo uno stipendio regolare nel periodo finale della pena.

«Una bottiglia gira il mondo e porta con sé la storia di tutti coloro che si sono impegnati per produrla», commenta Lamberto Frescobaldi, presidente della Marchesi Frescobaldi. «Appassionarsi a quello che si fa con la vigna e il vino – aggiunge – è probabilmente più semplice che con altri prodotti. E quando dietro la produzione di un vino c’è un progetto come questo, nato tredici anni fa, non possiamo che esserne orgogliosi. Il punto di forza di Gorgona sono i detenuti, che sull’isola possono sviluppare competenze legate al lavoro vitivinicolo. Un progetto come Gorgona ha un impatto positivo sulla comunità. Nel senso che, una volta scontata la pena, i detenuti possono essere facilmente reintegrati nella società, poiché hanno acquisito competenze che li aiutano a tornare alla vita».

Sull’isola, il tempo è scandito dal ritmo delle stagioni e dal lavoro manuale. I detenuti, affiancati da agronomi ed enologi di Frescobaldi, partecipano a ogni fase del ciclo produttivo, dalla vigna alla cantina. Il percorso offre formazione tecnica e allo stesso tempo un’esperienza umana fondata sulla dignità del lavoro.

L’annata 2024 è stata influenzata da un inverno mite – tra i più caldi degli ultimi anni – e da piogge frequenti, distribuite tra autunno e primavera. A settembre si è registrato un abbassamento delle temperature, che ha ritardato la raccolta. Il Vermentino è stato vendemmiato nella seconda settimana di settembre, l’Ansonica in quella di ottobre.

Gorgona 2024 si presenta nel calice con un colore giallo paglierino intenso. Al naso, il bouquet è ampio ed elegante: si riconoscono fiori mediterranei come ginestra e caprifoglio, note fruttate di bergamotto, cedro e frutta esotica matura. Il profilo aromatico si arricchisce di sfumature di rosmarino, salvia ed elicriso. Il finale è dominato da note iodate, che riflettono il legame profondo con il mare. In bocca, il vino è fresco, sapido, persistente e ben equilibrato, con una chiusura lunga.

Come ogni anno, anche il millesimo 2024 di Gorgona è accompagnato da un’etichetta unica. Il tema scelto per quest’edizione sono le farfalle, creature leggere e silenziose che abitano l’isola. La grafica è firmata da Simonetta Doni dello Studio Doni & Associati, realtà specializzata nel design di etichette per il vino.

Le farfalle – simbolo di equilibrio e trasformazione – richiamano le 50 specie presenti nell’arcipelago toscano. Tra queste, la Pieride del Navone, la Aricia Agestis e la Pararge Paramegaera. L’etichetta intende celebrare la biodiversità e l’impollinazione naturale, valori custoditi anche tramite pratiche agricole come il sovescio, che contribuisce a mantenere la fertilità del terreno.

Il progetto Gorgona nasce ufficialmente ad agosto 2012, con la firma di una collaborazione tra Marchesi Frescobaldi e la Direzione della colonia penale. L’obiettivo è fornire ai detenuti un’opportunità concreta e attiva nel campo della viticoltura. Il vigneto originale – un ettaro riportato in produzione dagli stessi detenuti – è stato successivamente ampliato da Marchesi Frescobaldi con ulteriori 1,3 ettari. Oggi la superficie vitata dell’isola è di 2,3 ettari.

Nel 2013 viene presentata la prima vendemmia di Gorgona Frescobaldi (annata 2012) al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP). A settembre dello stesso anno, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano riceve in omaggio la magnum numero “0” del vino. Nel giugno 2014, l’azienda sigla un contratto di collaborazione con l’amministrazione penitenziaria della durata di 15 anni. Due detenuti vengono assunti direttamente da Marchesi Frescobaldi con regolare stipendio. Nel 2015, viene piantato un nuovo ettaro di Vermentino. Nello stesso anno nasce anche Gorgona Rosso, prodotto da Sangiovese e Vermentino Nero coltivati in agricoltura biologica e affinati in orci di terracotta.

Andrea Bocelli ha firmato nel 2014 il testo in etichetta del millesimo 2013 di Gorgona Frescobaldi, scrivendo: «L’arcipelago toscano è un paradiso terrestre di cui Gorgona è la perla d’Afrodite più selvaggia e luminescente. Dietro la sua scontrosità apparente, l’indicibile seduzione di profumi e silenzi, ed una natura che commuove per la sua forza, per la sua pubertà eterna…. E intorno, acqua e sale, a riflettere i messaggi del cielo, a stringere i lacci alle vele».

Oltre allo Studio Doni & Associati, partner grafico del progetto, vi è anche Giorgio Pinchiorri, patron dell’Enoteca Pinchiorri di Firenze, che partecipa valorizzando il patrimonio enogastronomico dell’isola. Argotractors, società del Gruppo Argo, ha contribuito con la donazione di un trattore specifico per le lavorazioni vitivinicole in loco.

La famiglia Frescobaldi produce vino in Toscana da oltre 700 anni. Marchesi Frescobaldi è oggi tra le principali aziende vitivinicole italiane nel segmento dei vini di pregio. Coniuga tradizione e innovazione, nel rispetto delle uve e dei territori. Le tenute attive sono nove: Tenuta Castiglioni, Tenuta CastelGiocondo, Tenuta Perano, Castello Nipozzano, Castello Pomino, Tenuta Calimaia, Tenuta Ammiraglia, Rémole e Gorgona.

Gorgona Frescobaldi 2024 https://www.frescobaldi.com/it/tenute/gorgona

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