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Pizza (buonissima), cocktail e vini naturali: a Milano apre Giolina


MILANO –
E’ la sorella dandy e rock di Gelsomina, pasticceria di via Carlo Tenca. Ma in quanto a pizza, Giolina, non è seconda a nessuno a Milano. L’abbinata con cocktail e vini naturali rende lo spazioso locale di via Bellotti 6 ancor più unico sulla piazza meneghina.

L’inaugurazione di quella è molto più di una semplice pizzeria è avvenuta ieri sera. A fare gli onori di casa, una delle giovani imprenditrici del retail&food più in vista di Milano, Ilaria Puddu, cotitolare col socio Stefano Saturnino. A completare il terzetto Danilo Brunetti, primo pizzaiolo: l’apostrofo di lievito tra il forno e il ben servito bancone riservato alla preparazione dei cocktail.

Materia prima ricercata al centimetro (al chilometro sarebbe riduttivo), girovagando tra piccoli produttori italiani, meglio se “artigianali”. Imprinting partenopeo per l’impasto delle pizze di Giolina, con un paio di ingredienti segreti, nella migliore delle tradizioni.

Ed è così che, accanto a ingredienti unici (mai assaggiata la ricotta al ginepro?), Ilaria Puddu ha voluto un’intera carta di vino naturale per la sua pizzeria. “Per noi – spiega l’imprenditrice che in 7 anni di carriera ha aperto 35 locali- questa scelta è il completamento di un intenso percorso di ricerca per assicurare a Milano un posto unico”.

Siamo andati a caccia di piccole e piccolissime aziende italiane con delle storie da raccontare. Ma soprattutto – continua Puddu – si tratta di vini naturali molto piacevoli, lontani da quei ‘sentori estremi‘ che ormai non convincono più come un tempo. E’ una cosa a cui credo molto, al di là del fatto che a Milano stiano aprendo diverse enoteche e locali incentrati sul vino naturale”.

In carta, da Giolina, 5 spumanti tra Metodo classico e Charmat, 7 vini bianchi e 7 vini rossi. Completano l’offerta due passiti. Tutto il concept del cocktail si ispira invece alla “Milano da bere”.

Banco bar e drink list sono stati ideati da Flavio Angiolillo (Mag Cafè), un’istituzione in città e non solo. I nomi scelti per i cocktail sono quelli di noti personaggi milanesi, che fanno il paio con i nomi delle pizze, numerate in dialetto milanese (“Vün”, “Dü”, “Trì”, fino a “Vündes”, ovvero “undici”).

“In Italia – sottolinea Ilaria Puddu – non è ancora passato abbastanza il concetto ‘pizza e vino’. Basti pensare a quanti abbinano la birra alla pizza naturalmente, anzi quasi meccanicamente. Con Giolina cercheremo di scardinare questo ‘mito’, proponendo buoni vini e buoni cocktail pensati per questo simbolo del Made in Italy nel mondo”. E allora buona fortuna. E buon appetito.

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