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Il vino con la pizza: il catalogo Metro che stuzzica i ristoratori italiani (e provoca le cantine)

EDITORIALE – Il vino con la pizza, anzi: ad ogni vino la sua pizza, o ad ogni pizza il suo vino. Con il nuovo Catalogo “Carta Vini Primavera“, Metro Italia stuzzica i ristoratori italiani. E, forse inconsapevolmente, invita tutti a ragionare su quanto larga sia la fetta (non di pizza, ma di mercato) a cui le cantine italiane sembrano rinunciare senza troppe domande. Puntando tutto sull’estero o alta (altissima) ristorazione.

Già, perché quando ci si lamenta della povertà delle carte vini di molti ristoranti e pizzerie “di vicinato”, non si considera come numerose cantine snobbino la “ristorazione quotidiana“. Preferendo una caccia all’importatore estero dispendiosa e non sempre fruttuosa, nonché la corte amorosa all’head sommelier del ristorante stellato Tal dei Tali o Pinco Palla.

Certo, le foto delle bottiglie sui tavoli di New York, così come quelle sui tavoli d’avanguardia culinaria, servono (anche) a dare lustro al brand. Ma perché non impegnarsi nella comunicazione porta a porta, di vicinato, regionale o basata su Aree (per usare un termine Nielsen) di prossimità, rispetto alla sede operativa della cantina? Perché, in sostanza, non ricominciare dall’Italia?

I clienti di ristorantini, osterie di paese e pizzerie ne gioverebbero, così come la cultura del vino italiano, che andrebbe insegnata dalle basi, capovolgendo l’assurdo sillogismo, “ignorantotto”, secondo il quale se il vino è molto costoso, quindi è buono (per forza).

Ecco dunque, sul Catalogo “Carta Vini Primavera” di Metro Italia, una “Pizza leggera“, dai sentori semplici e con condimenti delicati, abbinata a un Müller Thurgau o a un Rosato Toscana Igt.

Per la “Pizza Ricca“, connotata da ingredienti saporiti a cui tener testa, l’insegna Cash and Carry propone Bonarda dell’Oltrepò pavese e Sangiovese Rubicone Igt. Per la “Pizza Rossa“, un Friuli Doc Pinot Grigio e un Collio Doc Sauvignon. Per la “Pizza Bianca” è caccia all’equilibrio perfetto, da centrare con un Prosecco Doc Treviso Extra Dry o un più strutturato Trento Doc.

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