IN BREVE
- Il titolo di Master of Wine richiede rigore, capacità analitica e metodo, non solo degustazione.
- La missione dell’Institute of Masters of Wine è promuovere eccellenza e formazione nel settore vinicolo.
- Diventare MW richiede impegno, tre anni di esperienza e il superamento di un esame teorico e pratico.
- Il metodo di degustazione si basa su analisi e chiarezza, senza richiami poetici.
- I Master of Wine operano in vari ambiti del settore e seguono un codice di condotta professionale.
Nel mondo del vino c’è un titolo di sole due lettere che non ammette scorciatoie. Non basta saper degustare, né avere una buona memoria olfattiva. Serve metodo. Rigore. Capacità di analisi. Lucidità mentale. Lo ha messo subito in chiaro Roderick “Rod” Smith, presidente dell’Institute of Masters of Wine, nella masterclass andata in scena a Belgrado durante Wine Vision by Open Balkan 2025: How to Taste Wine Like a Master of Wine, ovvero Come degustare come un Master of Wine. In realtà, un vero e proprio viaggio nel sistema MW, le due lettere che racchiudono il sogno di molti professionisti del vino internazionale.
Un intervento che ha avuto il merito di riportare il titolo di Master of Wine alla sua dimensione reale. Grazie alla modestia – naturale e sincera, genuina e pura – di uno degli esperti di vino più in vista del mondo. Rod Smith è riuscito a chiarire, in pochi minuti, con il candore dei grandi, che quelle due consonanti non sono un trofeo da esibire. Ma uno strumento. Non un punto di arrivo. Ma un esercizio continuo di lettura critica del vino.
L’ISTITUTO MASTER OF WINE: MOLTO PIÙ DI UN ESAME
Non a caso, l’Institute of Masters of Wine nasce oltre settant’anni fa come formatore ed esaminatore del personale del commercio vinicolo britannico. Oggi è una delle istituzioni più autorevoli del settore a livello globale. Dal 1953 ad oggi, 517 persone hanno passato con successo l’esame MW. I Master of Wine attivi nel 2025 sono 421, distribuiti in 30 Paesi. Operano in tutti gli ambiti della filiera: produzione, comunicazione, educazione, consulenza, commercio.
La missione dell’IMW è chiara: promuovere eccellenza, confronto e formazione. Il titolo MW certifica una conoscenza completa del vino, dalla vigna al mercato. Passando per la degustazione, la teoria e la capacità di comunicare in modo preciso e comprensibile.
CHI SONO I MASTER OF WINE OGGI
Non esiste un “profilo tipo”. I Master of Wine possono essere vignaioli, buyer, giornalisti, importatori, educatori. Ciò che li accomuna è il metodo. E il rispetto di un codice di condotta che fa della correttezza professionale e dell’indipendenza di giudizio un punto fermo.
Dal punto di vista geografico, l’Institute of Masters of Wine riflette l’evoluzione del vino mondiale. L’Europa resta centrale, ma cresce il peso di Nord America, Asia e Oceania. Nel 2024 sono entrati dieci nuovi MW, cinque nel 2025.

COME SI DIVENTA MASTER OF WINE
Rod Smith non ha edulcorato il percorso. «Diventare MW – ha spiegato a Belgrado – è difficile, lungo e richiede un forte impegno personale. Servono una formazione avanzata, almeno tre anni di esperienza professionale nel settore e il superamento di un esame di ingresso teorico e pratico, oltre a una lettera di referenza qualificata. Il programma si articola in due fasi, con seminari internazionali, valutazioni continue e il supporto di un mentor MW.
L‘esame finale comprende prove pratiche di degustazione, prove teoriche e un lavoro di ricerca individuale di 6-10 mila parole. Si tratta del famigerato Research Paper (RP), uno studio originale su un tema legato al mondo del vino (viticoltura, enologia, mercato, sostenibilità, consumo, legislazione ecc.), approvato preventivamente dall’Institute of Masters of Wine.
IL METODO MW: DEGUSTARE SENZA FARE LETTERATURA
Passaggio centrale della masterclass di Roderick “Rod” Smith è stato quello sul metodo di degustazione. Anche su questo fronte, il presidente dei Master of Wine è stato netto: «Niente note di stile, niente virtuosismi». Niente poesia, in definitiva. «La degustazione MW è analisi, non racconto», ha precisato.
Parole che bastano a rispondere al nocciolo della questione: Come degustare come un Master of Wine. Ma Smith ha elargito altri “segreti”. Il sistema di valutazione si basa su tredici fattori – dall’alcol alla tipicità, passando per equilibrio, integrazione e complessità – e su un principio guida semplice quanto impegnativo: essere chiari, non brillanti. «Il vino va descritto per ciò che è, non per ciò che si vorrebbe fosse».
COS’È UN MASTER OF WINE, IN 5 PUNTI?
• È il titolo più alto nel mondo del vino, rilasciato dall’Institute of Masters of Wine, con sede a Londra.
• Si ottiene superando uno degli esami più rigorosi del settore, che comprende degustazioni alla cieca, prove teoriche e un lavoro di ricerca finale.
• Richiede competenze trasversali, dalla viticoltura all’enologia, dal mercato alla comunicazione, fino all’analisi sensoriale.
• Non identifica una professione unica: i Master of Wine lavorano come produttori, buyer, giornalisti, consulenti, educatori.
• Si fonda su un metodo di valutazione strutturato, che privilegia chiarezza, precisione e capacità di giudizio critico.






