Listini di bar e ristoranti cominciano ad assorbire le tensioni sui prezzi di acquisto delle materie prime e dell’energia, che da qualche mese hanno toccato livelli record. A lanciare l’avvertimento è l’Ufficio Studi di Fipe-Confcommercio. La Federazione italiana dei Pubblici esercizi ha infatti rielaborato i dati diffusi oggi dall’Istat sull’aumento dell’inflazione.
In particolare, nel corso dell’ultimo anno, i prezzi nel settore della ristorazione sono cresciuti del 4,1%. Livelli comunque inferiori all’aumento complessivo che, complice l’impennata dei costi dell’energia, ha raggiunto il 4,8%.
LA FAKE NEWS DEI PREZZI GONFIATI DA BAR E RISTORANTI
«Con i locali che faticano a riempirsi e bollette quasi raddoppiate – denuncia Fipe-Confcommercio – gli imprenditori sono allo stremo. Occorre anzitutto dare un impulso ai consumi allentando le maglie della burocrazia sanitaria e dall’altro intervenire subito per attenuare i rincari dei costi per le aziende».
«Se poi si guarda ai dati sull’inflazione degli ultimi 20 anni, – conclude la Federazione pubblici esercizi – si scopre che il luogo comune secondo il quale ristoranti e bar hanno per lungo tempo gonfiato i prezzi altro non era se non una fake news. Dall’entrata in vigore dell’euro, i prezzi nella ristorazione sono cresciuti più o meno in linea con l’inflazione generale».
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