Garda Doc Crémant e Low Alcol verso il via libera alle nuove tipologie consorzio garda doc spumante metodo classico e bassa gradazione alcolica

Garda Doc Crémant e Low Alcol: verso via libera a nuove tipologie

La denominazione gardesana pronta a lanciare due nuovi vini. L’annuncio di Regione Veneto durante il convegno organizzato dal Consorzio guidato da Paolo Fiorini

Garda Doc Crémant e Garda Doc Doc “Low Alcol”, con gradazione alcolica di 9% vol. Sono le due grandi novità del Consorzio Garda Doc, annunciate a winemag.it durante il convegno andato in scena in mattinata alla Dogana Veneta di Lazise (Verona). Si tratta di due nuove tipologie della denominazione gardesana, che ha chiuso il 2024 con una produzione certificata di 19.5 milioni di bottiglie e prevede una crescita del 5-6% nel 2025.

Ieri, il Comitato Nazionale Vini Dop e Igp ha dato il via libera alla richiesta di una tipologia a bassa gradazione alcolica pervenuta dal Consorzio guidato da Paolo Fiorini. Si attende solo l’avallo finale, che arriverà – presumibilmente – entro la fine del mese di giugno. Si tratterà di un vino bianco Garda Doc, 100% uve Garganega, con gradazione naturale di 9% vol, ritenuta bassa per il mercato. Non sono previste, al momento, ulteriori specificazioni in etichetta, come per esempio la scritta “Low Alcol” o “Bassa gradazione alcolica”. L’elemento distintivo sarà appunto l’indicazione dei 9 gradi di percentuale di alcol in volume. In precedenza, il grado alcolico minimo era di 10,5%.

GARDA DOC GARGANEGA A 9% ALCOL

La nuova (futura) tipologia Garda Doc “Low Alcol” è il frutto di cinque anni di studi del Consorzio. L’ente ha dovuto dimostrare a Roma la storicità della bassa gradazione alcolica svolta dai mosti ottenuti dalla vinificazione di uve Garganega, oltre alla continuità agricola di questi bassi livelli di alcol. I dati raccolti dal 2021 al 2025 sono risultati fondamentali per il semaforo verde del Comitato Tecnico Vini Dop e Igp, che nella riunione di ieri, a Roma, ha dato il via libera alla nuova tipologia.

Ad annunciare la novità è stato Alberto Zannol della Direzione Agroalimentare di Regione Veneto. «Ieri – ha dichiarato – c’è stata la riunione del Comitato tecnico vini, che ha valutato positivamente la richiesta del Consorzio di inserire, tra le diverse tipologie di vino della denominazione, una a bassa gradazione (low alcol, ndr). Questo è un chiaro indice del fatto che il Consorzio Garda Doc è ben vigile sul futuro del mercato. Ed è in grado, così, di recepirne le richieste, senza intaccare la tradizione. Indipendentemente dalla tipologia, infatti, occorre tenere ben presente che il vino continuerà a prendere vita da un vigneto, inserito all’interno di un territorio che continuerà ad essere comunicato come tale».

GARDA DOC CRÉMANT

Sempre secondo Zannol, «il valore aggiunto del Garda Doc deriva dal nome e dal brand, legato una località molto conosciuta in Europa. Questo deve essere assolutamente il punto di forza, oltre a legare sempre più il brand collegato alla parte turistica». Non è però l’unica novità del Consorzio gardesano. In dirittura d’arrivo, oltre al vino a bassa gradazione alcolica, anche il Garda Doc Crémant. Una tipologia nota in Francia e Lussemburgo, sempre più popolare, soprattutto a fronte del calo delle vendite di Champagne.

Il Garda Doc Crémant sarà un vino spumante Metodo classico dalle regole di produzione molte ferree, senza compromessi sulla qualità. Sarà ottenuto da uve raccolte a mano, sottoposte a una pressatura soffice, con resa mosto/vino limitata. Andrà ad affiancare il Metodo classico Garda Doc, ponendosi al vertice della piramide qualitativa della denominazione.

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