Divorzi d estate Torrevento esce da Prosit Group esclusiva winemag cantina Francesco Liantonio ricompra 51 % quote della holding Sergio Dagnino

Divorzi d’estate: Cantine Torrevento esce da Prosit Group?

Esclusiva Winemag.it. Rumors sempre più insistenti parlano di un possibile disimpegno della cantina pugliese dal gruppo fondato da Sergio Dagnino. Operazione vicina alla chiusura: sarebbe questione di settimane.

Torrevento sarebbe pronta a uscire da Prosit Group. Secondo quanto raccolto da winemag.it, voci ben accreditate nel settore confermano che la cantina pugliese sarebbe in fase avanzata di trattativa per riacquistare il 51% delle proprie quote, attualmente detenute dalla holding guidata da Sergio Dagnino. L’accordo, atteso subito dopo Ferragosto, dipenderebbe ancora da alcuni passaggi legali in via di definizione da parte dei rispettivi studi legali.

L’operazione segnerebbe la fine di un matrimonio nato nel 2019, quando Torrevento è entrata a far parte del portafoglio della holding Prosit Group. Un progetto ambizioso, fondato nel 2018, con l’obiettivo di creare un polo di cantine italiane Premium e Super Premium, per affrontare i mercati internazionali con un’offerta unitaria e riconoscibile.

PROSIT GROUP: RISULTATI OPERATIVI SOTTO LA LENTE DI INGRANDIMENTO

A motivare il passo indietro della realtà pugliese presieduta da Francesco Liantonio – da poco rieletto presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Castel del Monte – sarebbero risultati non all’altezza delle aspettative (troppo alte e troppo frettolose, visto il periodo di crisi del settore?). Nonostante un leggero miglioramento del margine operativo lordo (EBITDA), passato dal 4,6% al 5,8% tra il 2022 e il 2023, i ricavi consolidati di Prosit Group sono infatti calati da 83 a 77,2 milioni di euro, registrando un -7%. Sergio Dagnino ha attribuito il calo alla razionalizzazione dell’offerta, con l’eliminazione di linee giudicate non strategiche.

Una visione che però potrebbe non essere stata condivisa da tutti i membri del gruppo. Dubbi sarebbero stati avanzati soprattutto sull’investimento che riguarda Cantine Caldirola e il suo brand La Cacciatora: 100% delle quote e sesto investimento della holding, risalente al 2022. Torrevento, forte della propria identità territoriale e della solidità produttiva, avrebbe maturato l’intenzione di tornare a una gestione autonoma, slegata da una strategia di aggregazione che potrebbe così mostrare i primi segni di affanno.

TORREVENTO: IDENTITÀ TERRITORIALE IN PUGLIA, IN AUTONOMIA

La cantina pugliese opera nell’area del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, su circa 500 ettari vitati. È attiva nella valorizzazione di vitigni autoctoni come Nero di Troia, Bombino, Aglianico, Moscato, Primitivo e Negroamaro. Dal 2018 è certificata Equalitas, con attenzione alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Un profilo che potrebbe aver spinto Torrevento a cercare maggiore indipendenza, anche in virtù dei risultati positivi previsti per la vendemmia 2025.

Le uve, in questa zona della Puglia, si presentano sane e con un buon livello di maturazione. Dopo le alte temperature di luglio, il clima più fresco degli ultimi dieci giorni – con massime intorno ai 30 °C ed escursioni termiche marcate – sta favorendo una buona qualità. Nei primi giorni di agosto la vendemmia di Torrevento si concentrerà sulle uve per le basi spumante. Si prevede un ritorno alla normalità anche per le quantità, dopo due annate difficili segnate da peronospora (2023) e siccità (2024).

PROSIT GROUP GUARDA AVANTI

Nel portafoglio italiano di Prosit Group restano al momento altre quattro cantine: Cantina di Montalcino (Toscana), Nestore Bosco (Abruzzo), Tenuta di Collalbrigo (Veneto) e Casa Vinicola Caldirola (Lombardia). La holding, che aveva contribuito solo lo scorso anno al rinnovamento dell’immagine dei vini Torrevento, presentando la nuova veste delle etichette a Vinitaly 2024, continua a puntare su un modello di business centrato sulla complementarità delle etichette e sull’internazionalizzazione del vino italiano.

Ma l’uscita di una realtà come Cantine Torrevento, tra le più rappresentative della Puglia e del portafoglio stesso di Prosit – per numeri e reputazione – rischia di segnare un punto di svolta nel progetto di Sergio Dagnino. Restano ora da attendere conferme ufficiali, che potrebbero arrivare nella seconda metà di agosto 2025. Il «divorzio» pare comunque imminente.

Divorzi D’estate: Torrevento esce da Prosit Group? https://www.prositgroup.it/.

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