IN BREVE
- Le famiglie Cavagna di Gualdana e Piccinelli hanno acquisito la Tenuta del Pizzolo, azienda vitivinicola a Santa Giuletta.
- La Tenuta del Pizzolo si estende su 16 ettari con vingeti di pinot nero, chardonnay e merlot.
- I primi vini della nuova gestione saranno disponibili nel 2026, tra cui un pinot nero e uno spumante metodo classico.
Le famiglie Cavagna di Gualdana e Piccinelli hanno finalizzato l’acquisizione della Tenuta del Pizzolo, azienda vitivinicola situata nell’omonima frazione di Santa Giuletta (PV). La realtà, condotta fino ad oggi da Emilio Moroni e dalla sua famiglia, si estende su 16 ettari e ospita una ricca varietà di vitigni: dal pinot nero, chardonnay e merlot alla croatina, uva rara e moscato. Negli anni la Tenuta del Pizzolo si è distinta per la qualità e l’autenticità dei suoi vini, espressione fedele del territorio. L’investimento delle famiglie Cavagna di Gualdana e Piccinelli nasce proprio dal riconoscimento di questo valore, unito alla posizione favorevole delle vigne sulle prime colline dell’Oltrepò.
NUOVO CAPITOLO PER LA TENUTA DEL PIZZOLO
La gestione passa ora a due famiglie con solide radici nel mondo agricolo e vitivinicolo. I Cavagna di Gualdana, agricoltori da generazioni e attivi nella pianura vogherese, uniscono la loro esperienza a quella dei Piccinelli, già proprietari di una cantina nel Chianti.
«Intendiamo innovare nella tradizione. Crediamo nel grande potenziale dell’Oltrepò e dei suoi vini e la Tenuta del Pizzolo è un ottimo esempio – ha dichiarato Gilberto Cavagna -. La mia famiglia è originaria di questo territorio, ne riconosciamo le opportunità e abbiamo voluto impegnarci in prima persona, con passione e competenza, per produrre anche noi grandi vini di qualità, a partire dal pinot nero, eccellenza di questa zona, nel solco del lavoro svolto da Emilio Moroni».
TRADIZIONE E NUOVE SINERGIE
Giuseppe Cavagna ha sottolineato il legame tra l’operazione e le attività agricole già presenti: «Questa operazione rafforza il legame della nostra famiglia, già attiva in pianura con aziende agricole, con il territorio, in un settore contiguo di interesse, anche per le possibili sinergie con il nostro agriturismo La Duronetta a Voghera».
Per Paolo Emilio Piccinelli l’obiettivo è chiaro: «Questa non è una semplice acquisizione, ma l’incontro di due filosofie che pongono al centro la qualità del prodotto e il rispetto per il terroir. Il nostro impegno sarà quello di custodire l’eredità storica di questa cantina, investendo al contempo in un percorso di crescita sostenibile».
IL FUTURO DELLA TENUTA: PINOT NERO, CHARDONNAY E SPUMANTE “VOLOIRE”
Emilio Moroni continuerà a collaborare nella fase di transizione, garantendo la trasmissione di conoscenze e tradizioni. Accanto ai nuovi proprietari opereranno l’agronomo Claudio Giorgi e l’enologo Mario Maffi, che ha offerto supporto in amicizia nella fase di avvio.
La vendemmia 2025, secondo le previsioni, sarà di ottima qualità. I primi vini della nuova gestione – un pinot nero, uno chardonnay e un passito di moscato – sono attesi sul mercato nel 2026. Successivamente arriveranno etichette più strutturate, affinamenti in barrique e una “riserva” da uva rara e croatina. Non mancherà uno spumante metodo classico, “Voloire”, dedicato al Reggimento Artiglieria Cavallo in cui hanno servito diversi membri delle due famiglie. «È attualmente in affinamento sui lieviti e sarà pronto per prossime celebrazioni» ha aggiunto Pier Paolo Piccinelli.
SUPPORTO LEGALE E NOTARILE
L’operazione è stata seguita dallo studio legale Bipart di Milano e dallo studio notarile Muzio di Voghera.






