Federico Defilippi racconta in esclusiva a Winemag i momenti concitati in cui è stato dato l’allarme. Le fiamme, appiccate in diversi punti del vigneto di Corvino San Quirico, sono di natura dolosa. Indagini degli inquirenti a 360 gradi.
È doloso l’incendio che ha devastato una vigna di Cantina Defilippi – i Gessi, in Oltrepò pavese, nel comune di Corvino San Quirico, interessando anche una porzione del bosco adiacente. Federico e Alessandro Defilippi, quinta generazione dell’azienda che ha base ad Oliva Gessi, sono ancora increduli. Il fatto è avvenuto nella notte fra il 6 e il 7 agosto. «Mercoledì sera, verso le 10 – racconta a Winemag il viticoltore Federico Defilippi – ci ha chiamato un amico dalla collina di Mairano di Casteggio, riferendoci che in tre, quattro punti della nostra vigna si stavano accendendo dei fuochi. Si tratta del versante sotto al nostro agriturismo, a Corvino San Quirico».
INCENDIO DI CORVINO SAN QUIRICO: IL RACCONTO DI FEDERICO DEFILIPPI A WINEMAG
Quando sono arrivati i vigili del fuoco, l’incendio era già in uno stato avanzato. «Ci hanno messo, dalle 10, circa quattro ore a spegnere le fiamme. Il danno, fortunatamente – continua il patron di Cantina Defilippi – è minimo, perché lo hanno acceso in un punto dove la vigna era destinata all’estirpo. Stavamo appunto finendo di estirparla». Quel punto non è stato scelto a caso dai malviventi. «Non dev’essere stato difficile appiccare l’incendio proprio lì, perché c’erano le rimanenze della potatura e i ceppi già estirpati. L’origine è sicuramente dolosa, anche se al momento sarebbe meglio dire presumibilmente dolosa. Non so se è un dispetto, o se stiamo sulle scatole a qualcuno… Ma si è rischiato di fare un bel danno».
INCENDIO VIGNA IN OLTREPÒ PAVESE: «POTEVANO ANDARE A FUOCO DUE FRAZIONI»
Sempre secondo il viticoltore dell’Oltrepò pavese, se l’allarme non fosse stato dato per tempo ai vigili del fuoco «potevano andare a fuoco due frazioni». «Poteva pure perdere la vita qualcuno. Si tratta di un gesto vergognoso, perpetrato da persone senza cervello. Oppure è stato fatto fare da qualcuno che il cervello non ce l’ha. Le indagini sono in corso e vedremo se si arriverà al responsabile o ai responsabili. Siamo in aperta campagna, di videocamere non ce ne sono. L’importante è che non succeda più. Questa volta è andata tutto sommato “bene”. La prossima potrebbe succedere qualcosa a qualcuno che non c’entra nulla. Chi ha voglia di discutere ha il mio indirizzo».
SOLO POCHI GIORNI FA COLDIRETTI IN VIGNA PER DOCUMENTARE LA VENDEMMIA 2025
Federico De Filippi non riferisce di avere ricevuto minacce o intimidazioni prima dell’incendio che ha devastato una delle sue vigne. Ma la sua è una personalità “scomoda” in Oltrepò pavese, spesso in contrasto – sui social media e nella vita locale – con le posizioni dell’ex management di cantine come Terre d’Oltrepò e con il recente corso del Consorzio Tutela Vini Oltrepò pavese. Un viticoltore che non la manda a dire. Anche per questo gli inquirenti indagano a 360 gradi per dare un nome e un volto ai responsabili del vigliacco incendio di mercoledì sera.
Solo pochi giorni fa, Cantina Defilippi – i Gessi è stata protagonista del consueto “via libera” alla vendemmia di Coldiretti Lombardia. Lunedì 4 agosto, alcuni referenti del sindacato si sono recati presso le vigne della famiglia Defilippi per documentare il taglio dei primi grappoli di Chardonnay, per le basi spumanti. Nessuna avvisaglia di quanto sarebbe successo di lì a poche ore, con l’incendio che getta l’ennesima ombra – questa volta della malavita – sull’intero territorio pavese.
Incendio Defilippi – i Gessi, vigna a fuoco in Oltrepò: «Poteva morire qualcuno». https://www.cantineigessi.it/.