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Sannio Doc Fiano 2021 “Chiusa”, Fosso degli Angeli

Sannio Doc Fiano 2021 Chiusa, Fosso degli AngeliSotto la lente di ingrandimento il Sannio Doc Fiano 2021Chiusa” di Fosso degli Angeli, vignaioli artigiani da tre generazioni in Contrada Acquaro a Casalduni, in provincia di Benevento. In anteprima un bianco ancora giovane che, per prospettiva, merita il novero tra i Fiano di riferimento della Campania, per il millesimo 2021.

La piccola cantina della costellazione Fivi – che è bello definire “biologica per naturale vocazione” – chiude il cerchio sul vitigno, dopo aver dato il meglio di sé con una Falanghina divenuta certezza assoluta della gamma Fosso degli Angeli, ormai da diversi anni.

LA DEGUSTAZIONE

Giallo paglierino con riflessi verdolini, alla vista. A gennaio 2022, dopo essersi stiracchiato, disteso, abituato al vetro in cui è stato temporaneamente intrappolato, il Fiano “Chiusa” è pronto a iniziare il suo percorso di vita, nel segno di una eleganza assoluta. Naso prezioso, che si apre su note di frutta polposa, fresca, bianca più che gialla.

Mela, pera, pesca e ricordi esotici di papaia ed ananas appena maturi. Ancor più netto l’agrume, tra l’arancia e il bergamotto, tra lo spicchio e la buccia. Componente floreale altrettanto fresca, golosa.

CARATTERE E TIPICITÀ PER IL FIANO DI FOSSO DEGLI ANGELI

Il fiore di mandorlo e il sambuco avvolgono e accompagnano timo, mentuccia, un accenno di talco. Un tocco leggerissimo di pepe bianco completa un quadro di gran stratificazione, favorita dall’ossigenazione. In bocca il sorso colpisce per l’equilibrio tra la componente “densa” e quella fresco-minerale, dura, verticale.

Un assaggio che conferma, dall’ingresso al retro olfattivo, il variegato spettro della tavolozza di colori che ha appena iniziato a materializzarsi nel calice. Un’evoluzione appena iniziata, va sottolineato ancora, per un nettare polposo e concreto, strettamente legato al territorio e alla tipica espressione del Fiano nel Beneventano. “Chiusa” di Fosso degli Angeli darà grandi soddisfazioni.

SUOLO E VINIFICAZIONE

Uve Fiano in purezza, da vigne di età compresa fra i 20 e i 4 anni, allevate in regime biologico certificato. Siamo a un’altitudine media di 560 metri sul livello del mare, vicini dunque alla quota di “montagna”. Le piante, con esposizione sud sud-est (Guyot, 3.500 ceppi per ettaro), affondano le radici in un terreno argilloso-calcareo.

La raccolta manuale delle uve del Sannio Doc Fiano 2021 “Chiuse” di Fosso degli Angeli è avvenuta tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, sulla base di una resa limitata a 65 quintali per ettaro.

Giunte in cantina, sono state pigia-diraspate e sottoposte a crio-macerazione per 12 ore, quindi a una pressatura soffice. Fermentazione con lieviti indigeni in acciaio, a temperatura controllata. Affinamento in acciaio per ulteriori 12 mesi, seguiti da un altro anno in bottiglia.

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I vini della Valle Isarco in 60 assaggi delle 19 cantine. E’ l’Alto Adige da scoprire


BRESSANONE –
Immaginate un lungo e stretto canalone dai fianchi ripidi, che lascia poco spazio all’uomo e tanto alla natura più selvaggia. Rotta solo dalle geometrie precise dei vigneti, fin sopra gli 800 metri d’altezza. Sarà capitato anche a voi di finire imbottigliati nel traffico della Valle Isarco, sull’arteria autostradale che collega Bolzano all’Austria.

E’ la legge del contrappasso di una delle terre del vino meno conosciute d’Italia. Tanto toglie in quel po’ di pianura concessa all’uomo, tanto regala sui clivi mozzafiato, grazie all’opera laboriosa di un gruppo ristrettissimo di viticoltori. Diciassette piccole cantine e due cooperative.

Sono loro l’anima della Valle Isarco. Forti e uniti in un’unica voce, in cui si distinguono le sfumature dei differenti terroir. Vignaioli che sanno di non essere né a Termeno né a Caldaro. Né a Cortaccia né a Santa Maddalena.

Ma non per questo in un territorio meno unico o meno meritevole di essere raccontato, “dalla montagna al calice”. Un’unione sancita da EisacktalWein, che dal 2015 ha fatto suo questo slogan.

E’ nato così un Consorzio che riunisce 19 produttori di vino della Valle Isarco e diverse strutture di accoglienza, ristorazione e promozione, “con l’intento di incoraggiare lo sviluppo del territorio favorendo i contatti interni tra i diversi soci e lo scambio di esperienze e informazioni”. Quando si dice “fare rete“.

A presiederla c’è il giovane Armin Gratl, già direttore generale di Eisacktaler KellereiCantina Valle Isarco, una delle due cooperative sociali della zona (l’altra è Kloster-Neustift, l’Abbazia di Novacella). Da soli, i due colossi controllano poco più della metà degli ettari vitati complessivi della Valle Isarco (400).

Un’area dall’anima bianchista, vista la predominanza dei vitigni a bacca bianca (89,25% contro i 10,75%). Tra questi gioca un ruolo dominante il Kerner (82 h – 20,5%), seguito da Sylvaner (69 h – 17,25%), Müller Thurgau (59 h – 14,75%), Gewürztraminer (51 h – 12,75%), Riesling (28 h – 7%) e Grüner Veltliner (25 h – 6,25%), seguiti a ruota da Pinot grigio (Grauburgunder), Pinot bianco (Weissburgunder), Sauvignon e Chardonnay.

Sul podio dei vitigni a bacca rossa lo Zweigelt (17,0 h – 4,25%), seguito da Blauer Portugieser (10 h – 2,5%), Schiava / Vernatsch (8 h – 2 %) e Pinot nero / Blauburgunder (8 h – 2%). Le bottiglie prodotte sono 2,2 milioni, con l’Italia che resta il mercato principale (75%) seguito da Europa (Germania e Svizzera in primis) e Paesi terzi quali Usa e Giappone (10%).

Si parla ovviamente di vini destinati all’Horeca, con le cooperative impegnate solo marginalmente nella Grande distribuzione organizzata, con cifre che sfiorano il 10% del totale prodotto. Del resto, lo stato di salute finanziaria delle “big” è buono.

Cantina Valle Isarco segna quest’anno un +6,5% sul fatturato, passando da 5,9 a 6,3 milioni di euro. Bene anche la cantina dell’Abbazia di Novacella: bilancio a 7,5 milioni, su un giro d’affari complessivo di 10,5.

Interessanti i progetti di sviluppo delle due cooperative. Cantina Valle Isarco punterà ancor più sulla specializzazione della produzione, attraverso la micro vinificazione in acciaio delle singole parcelle dei 135 conferitori.

Novacella, sotto la guida dell’enologo Celestino Lucin, ha inaugurato da poco la nuova cantina e mira a un incremento fino a 1 milione di bottiglie. Tra le novità del 2019 potrebbe esserci anche un’etichetta di Pinot nero vinificato in anfora.

I MIGLIORI ASSAGGI CON PUNTEGGI

Complessivamente alto il livello dei vini proposti in degustazione durante il nostro tour in Valle Isarco. Promettono bene anche i nettari ancora in vasca, o in affinamento in botte.

E le vecchie annate danno la misura del gran lavoro delle 19 cantine aderenti al circuito EisacktalWein, impegnate nel costante innalzamento qualitativo della Denominazione.

I fari della Valle Isarco, oltre alle due cooperative, sembrano essere ben definiti tra i vignaioli. Su tutti colpisce l’eclettico Florian Unterthiner, alla guida di Weingut Ebner. Benissimo anche Günther Kerschbaumer di Köfererhof Weingut.

Splendida tutta la linea di Markus Prackwieser (Gumphof): vero genio, in grado di produrre vini visionari, di grande longevità. Manni Nössing è invece il re del Kerner. E Bessererhof, grazie al duo Otmar e Hannes (padre e figlio da poco in cantina) regala il miglior Chardonnay della vallata.

Tra le sorprese, da assaggiare il Blaterle 2017 di Rielinger. E c’è anche la “bollicina” che non t’aspetti: sensata, verticale, minerale e “di terroir”, nel segno dei migliori Charmat italiani: il Brut “Isaras” di Cantina Valle Isarco, base Müller Thurgau e Sylvaner.

KERNER
Südtirol Alto Adige Valle Isarco Doc Kerner 2017, Manni Nössing: 96/100
Südtirol Alto Adige Doc Kerner 2006 “Praepositus”, Kloster-Neustift – Abbazia di Novacella: 95/100
Südtirol Alto Adige Valle Isarco Doc Kerner 2017, Köfererhof Weingut: 94/100
Südtirol Alto Adige Valle Isarco Doc Kerner 2016 “Sabiona”, Eisacktaler Kellerei – Cantina Valle Isarco: 91/100
Südtirol Alto Adige Valle Isarco Doc Kerner Passito 2016 “Nectaris”, Cantina Valle Isarco: 90/100

SYLVANER
Südtirol Alto Adige Doc Valle Isarco Sylvaner 2017 “Lahner”, Taschlerhof: 96/100
Südtirol Alto Adige Doc Valle Isarco Sylvaner 2017, Taschlerhof: 94/100
Südtirol Alto Adige Valle Isarco Doc Sylvaner 2010 “Sabiona”, Eisacktaler Kellerei – Cantina Valle Isarco: 90/100
Südtirol Alto Adige Doc Valle Isarco Sylvaner 2017, Weingut Garlider: 88/100
Südtirol Alto Adige Doc Valle Isarco Sylvaner 2017 “Gols”, Griesserhof: 86/100

MÜLLER THURGAU
Südtirol Alto Adige Valle Isarco Doc Müller Thurgau 2017 “Sass Rigais”, Manni Nössing: 88/100

GEWÜRZTRAMINER
Igt Mitterberg Gewürztraminer Kerner Passito 2015 “St. Cyrill”, Villscheider: 90/100

RIESLING
Südtirol Alto Adige Valle Isarco Doc Riesling 2016, Köfererhof Weingut: 96/100
Südtirol Alto Adige Valle Isarco Doc Riesling 2009, Köfererhof Weingut: 95/100
Südtirol Alto Adige Doc Riesling 2013 “Praepositus”, Kloster-Neustift – Abbazia di Novacella: 92/100
Igt Mitterberg Riesling 2017 “Viel Anders”, Rockhof – Weingut Rock: 90/100
Südtirol Alto Adige Valle Isarco Doc Riesling 2016, Rielinger: 89/100

GRÜNER VELTLINER
Südtirol Alto Adige Valle Isarco Doc Grüner Veltliner 2017, Weingut Ebner: 95/100
Südtirol Alto Adige Valle Isarco Doc Grüner Veltliner 2017 “Gail Fuass”, Rockhof – Weingut Rock: 92/100
Südtirol Alto Adige Doc Grüner Veltliner 2016 “Praepositus”, Kloster-Neustift – Abbazia di Novacella: 91/100
Igt Mitterberg Grüner Veltliner 2016 “Muga Selection”, Spitalerhof: 88/100

PINOT GRIGIO / GRAUBURGUNDER
Südtirol Alto Adige Pinot Grigio Doc 2017, Wassererhof: 90/100

PINOT BIANCO / WEISSBURGUNDER
Südtirol Alto Adige Pinot Bianco Doc 2017, Weingut Ebner: 94/100
Südtiroler Alto Adige Pinot Bianco Doc Riserva 2016 “Fellis”, Bessererhof: 94/100
Südtirol Alto Adige Pinot Bianco Doc Riserva 2012 “Renaissance”, Gumphof – Markus Prackwieser: 94/100

SAUVIGNON BLANC
Südtirol Alto Adige Sauvignon Blanc Doc 2014 “Praesulis”, Gumphof – Markus Prackwieser: 92/100

CHARDONNAY
Südtiroler Alto Adige Chardonnay Doc Riserva 2016 “Fellis”, Bessererhof: 94/100
Südtiroler Alto Adige Chardonnay Doc Riserva 2004 “Fellis”, Bessererhof: 90/100

PINOT NERO / BLAUBURGUNDER
Südtirol Alto Adige Pinot Nero Doc 2016, Weingut Ebner: 92/100

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