IN BREVE
- È iniziata la vendemmia del Sangiovese sulla costa toscana, con uve sane e maturazioni regolari.
- Il presidente del Consorzio Morellino di Scansano, Bernardo Guicciardini Calamai, sottolinea un calo delle rese ma un’alta qualità per la vendemmia 2025.
- Si cerca una stabilizzazione dopo lo shock dei dazi sulle esportazioni negli Stati Uniti e l’apertura di nuovi mercati esteri.
- Consumo responsabile, specialmente tra le nuove generazioni, l’obiettivo del Consorzio
Iniziata la vendemmia del Sangiovese sulla costa toscana. Il Consorzio Morellino di Scansano conferma che le prime operazioni di raccolta evidenziano uve sane e maturazioni regolari. L’equilibrio tra zuccheri e componenti fenoliche lascia prevedere vini di qualità. Sul fronte produttivo, invece, si registra un calo rispetto allo scorso anno.
QUALITÀ IN PRIMO PIANO
«La vendemmia 2025 è caratterizzata da ottimo livello qualitativo e da una riduzione delle rese, due buone notizie tenendo conto della preoccupazione suscitata dal calo dei consumi sia sul mercato interno che quelli internazionali» spiega Bernardo Guicciardini Calamai, presidente del Consorzio Morellino di Scansano.
Il presidente invita però alla prudenza: «A volte vedo un eccessivo allarmismo. Sono dinamiche congiunturali, già vissute in passato e auspichiamo che possa risolversi anche questo momento particolarmente complesso, nel quale la situazione economica è condizionata anche da fattori di carattere internazionale. Guardiamo con fiducia al futuro e confidiamo in una stabilizzazione del comparto dopo lo shock determinato dai dazi sulle esportazioni negli Stati Uniti, che rappresenterebbe un importante segnale di ripresa. Nel frattempo continuiamo a lavorare per sfruttare le opportunità di apertura di nuovi mercati esteri».
STRATEGIE DEL CONSORZIO
Il Consorzio conferma il proprio impegno nella promozione del Morellino di Scansano, sia in Italia che all’estero. Le azioni si concentreranno sulla valorizzazione del territorio e della sostenibilità, con l’obiettivo di consolidare la denominazione, rafforzare la fiducia dei consumatori e cogliere opportunità nei mercati emergenti.
IL RUOLO DEL VINO TRA I GIOVANI
Guicciardini sottolinea anche l’importanza di un impegno condiviso sul piano comunicativo: «Come Consorzio, in sintonia con le altre denominazioni italiane, riteniamo sarebbe necessario avviare una campagna di informazione incisiva e basata su dati scientifici, che promuova un consumo responsabile ed equilibrato e al tempo stesso contrasti la deriva proibizionista che negli ultimi anni si sta diffondendo contro gli alcolici e in particolare contro il vino».
Secondo il presidente, il progetto dovrebbe rivolgersi anche alle nuove generazioni: «È fondamentale che i giovani comprendano il valore culturale e sociale che il vino rappresenta: non soltanto un prodotto, ma un elemento che accompagna da millenni la nostra storia, le nostre tradizioni e l’identità delle comunità locali».