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Losito e Guarini-Torrevilla: cosa c’è dietro la «gestione solidale della vendemmia 2025»

L’annuncio a sorpresa dell’imbottigliatore: «Le due aziende hanno deciso di socializzare risorse, strutture e competenze per garantire il ritiro e la valorizzazione delle uve conferite dai viticoltori evitando pesanti ricadute economiche sulle famiglie e sull’intero territorio». Cosa c’è dietro?

«Gestione solidale della vendemmia 2025». Così Losito e Guarini e Torrevilla, grandi player dell’Oltrepò pavese, commentano la decisione di «unire le forze a tutela del territorio e dei suoi lavoratori». I dettagli del progetto, annunciato in primis in una nota stampa dall’imbottigliatore Losito e Guarini, saranno comunicati «nelle prossime settimane, attraverso un incontro pubblico». Ma la portata della “joint venture” (viroglette d’obbligo) è tale da aver convinto le due aziende ad aver già «informato le istituzioni – sottolinea LeG -. E un primo incontro ufficiale avverrà nei prossimi giorni, per condividere le azioni intraprese e il percorso che porterà alla gestione solidale della vendemmia 2025».

«Un’azione concreta – si legge – per gli agricoltori e l’intero comparto vitivinicolo dell’Oltrepò Pavese. La società Losito e Guarini Srl e la cooperativa Torrevilla Viticoltori Associati Soc. Coop. Agr. annunciano una collaborazione progettuale straordinaria in grado di garantire le operazioni di vendemmia 2025 sul cui esito si manifestano sempre maggiori dubbi e previsioni pessimistiche».

«Le due realtà, da anni protagoniste del settore vitivinicolo – continua LeG – hanno deciso di socializzare risorse, strutture e competenze per garantire il ritiro e la valorizzazione delle uve conferite dai viticoltori evitando pesanti ricadute economiche sulle famiglie e sull’intero territorio. Un’operazione di responsabilità verso l’Oltrepò Pavese e chi lo lavora da generazioni, in un momento delicato in cui gli interrogativi e le criticità superano le certezze».

«Con questa iniziativa Losito e Guarini Srl e Torrevilla Viticoltori Associati Sca si fanno promotori di un piano progettuale territoriale finalizzato, non solo alla salvaguardia del raccolto, ma soprattutto a ridare fiducia e dignità all’intera comunità agricola», si legge infine nella nota stampa diffusa da Losito e Guarini.

ACCORDO LOSITO E GUARINI – TORREVILLA: COSA C’È DIETRO?

Al di là delle precisazioni che saranno fornite durante i prossimi incontri pubblici, traspaiono già dettagli utili ad inquadrare meglio la decisione dell’imbottigliatore Losito e Guarini – di recente uscito dal Consorzio Tutela Vini Oltrepò pavese, sbattendo la porta – e della cooperativa Torrevilla – che invece in Consorzio è rimasta, tanto da esprimere il vicepresidente, con Massimo Barbieri – di unire le forze per la vendemmia 2025 in Oltrepò pavese. In primis emerge la conferma della ricerca di partner affidabili da parte di Torrevilla, dopo il naufragio della fusione con Terre d’Oltrepò, tentata nei mesi scorsi e mai andata in porto.

C’è poi l’evidente preoccupazione per il clima che continua a circondare il Cda della cooperativa guidata da Umberto Callegari, vero e proprio ago della bilancia del territorio. Un nutrito gruppo di soci ne chiede le dimissioni, al momento senza successo. Le condizioni meteo delle ultime vendemmie in Oltrepò, in particolare della 2023, sono un altro campanello d’allarme, che induce le cantine locali a pensare in un’ottica meno campanilistica.

LA SCELTA COMUNICATIVA DI LOSITO E GUARINI E LE CONTROMOSSE DI TORREVILLA

Ma l’allarme principale, a ben guardare, potrebbe essere crescita incontrollata di Cantine Ermes. La cooperativa siciliana, che nel 2024 ha finalizzato la sua prima vendemmia in Oltrepò pavese, costituisce un “pericolo” per la stessa sopravvivenza delle cooperative locali, grazie a una forte capacità di attrarre nuovi soci. Sono sempre di più i viticoltori locali che guardano a Cantine Ermes e alla sua succursale oltrepadana – la Cantina Sociale di Canneto pavese, acquisita dai siciliani a marzo dello scorso anno – come a un’alternativa concreta alla stagnazione perpetua degli attori locali.

Ma non è tutto. Dal canto suo, infatti, la cooperativa Torrevilla, guidata dal presidente Massimo Barbieri, ha diffuso – negli stessi minuti – un altro comunicato stampa, in cui si fa accenno all’accordo trovato con Losito e Guarini. La cantina sociale di Torrazza Coste e Codevilla annuncia tuttavia altri provvedimenti, legati alla vendemmia 2025 in Oltrepò pavese.

Come la propria intenzione di pagare anticipatamente i prodotti fitosanitari ai propri soci, «per agevolarli nella cura del vigneto». «Un altro importante vantaggio riservato ai soci – annuncia inoltre Torrevilla – riguarda la certificazione di sostenibilità. I viticoltori non devono sostenere costi aggiuntivi né avvalersi di un ente certificatore esterno: grazie all’adesione a Torrevilla, i loro vigneti risultano già certificati, con un significativo risparmio economico e un riconoscimento concreto dell’impegno ambientale».

Losito e Guarini-Torrevilla: cosa c’è dietro la «gestione solidale della vendemmia 2025». https://lositoeguarini.it/ithttps://www.torrevilla.it/.

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