IL PROGETTO ALTA LANGA, TRA CASE STORICHE E VITICOLTORI – L’idea del progetto Alta Langa prende avvio negli anni Ottanta grazie all’unione tra le case storiche spumantiere piemontesi e i viticoltori in collaborazione con l’Istituto Sperimentale per l’Enologia. Il 5 marzo 1990 si ufficializza la produzione dello Spumante metodo classico Alta Langa. Nel 2002 ottiene il riconoscimento della Denominazione di origine controllata e a partire dal millesimo 2008 le bottiglie Alta Langa hanno la Denominazione di origine controllata e garantita. Del Consorzio fanno oggi parte oltre 70 vignaioli e 19 cantine: Avezza Paolo (Canelli – Asti), Banfi Piemonte (Strevi – Alessandria), Bera Valter (Neviglie –Cuneo), Paolo Berruti (Santo Stefano Belbo – Cuneo), Bretta Rossa (Tagliolo Monferrato – Alessandria), Giulio Cocchi (Asti), Enrico Serafino (Canale – Cuneo), Fontanafradda (Serralunga – Cuneo), F.lli Gancia (Canelli – Asti), Germano Ettore (Serralunga – Cuneo), Martini & Rossi (Pessione – Torino), Monteoliveto di Casà (Monticello d’Alba – Cuneo), Az. Agr. Pianbello (Loazzolo – Asti ), Tosti (Canelli -Asti), Colombo Cascina Pastori (Bubbio – Asti). Gli ingressi più recenti sono Brandini (La Morra – Cuneo), Contratto (Canelli – Asti), Coppo (Canelli – Asti), Rizzi(Treiso –Cuneo).
ALTA LANGA, ALTE BOLLICINE PIEMONTESI – Prodotto ottenuto da uve Pinot Nero e Chardonnay, Alta Langa può essere solo millesimato e coltivato in vigneti sopra i250 metri s.l.m. in una zona limitata delle province di Asti, Alessandria e Cuneo. L’Alta Langa possiede notevole ampiezza dei profumi e complessità, caratteristiche che si sviluppano grazie all’affinamento sui lieviti che avviene per non meno di trenta mesi in bottiglia. È prodotto come brut (bianco e rosé) e può diventare Riserva con più lunga permanenza sui lieviti nei migliori millesimi.
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