
Sempre secondo indiscrezioni, l’accordo tra Scotti e la famiglia Giorgi prevederebbe l’affitto di una porzione di vigna e la successiva gestione dell’imbottigliamento di una linea di vini ad hoc. Non sarebbe casuale, dunque, la visita di Scotti alle Cantine Giorgi, avvenuta lo scorso 2 febbraio. “È sempre un piacere quando un amico viene a trovarti a casa! Grande Gerry!”, il commento sulla pagina Facebook ufficiale della storica cantina pavese. Un amico, Scotti, che presto potrebbe diventare un vero e proprio testimonial. Per Giorgi. E per l’intero Oltrepò Pavese, bisognoso di personaggi e personalità positive per il suo definitivo (meritato) rilancio sul panorama enologico italiano e internazionale.

Cantine Giorgi, fondata nel 1875, conta oggi 60 ettari di terreni vitati tra i più vocati in Oltrepò Pavese. Anche grazie agli storici conferitori, la produzione annua arriva al milione di bottiglie. Il canale di distribuzione privilegiato è quello dell’horeca, pari a circa il 70%. Ma i vini Giorgi sono reperibili anche al supermercato, dove figura un’ampia scelta di prodotti a Denominazione di origine controllata. Numerosi i riconoscimenti ottenuti negli anni, come i Tre Bicchieri del Gambero Rosso conseguiti ormai ininterrottamente da 8. Il quarto bicchiere, c’è da scommetterci, potrebbe essere proprio quello di Gerry Scotti. L’ufficialità potrebbe arrivare addirittura prima di Vinitaly 2017, in programma a Verona dal 9 al 12 aprile. L’occasione perfetta, per Scotti e per Cantine Giorgi, per sancire un matrimonio che s’ha da fare.











