Garda Doc Cremant, Low alcol, Muller Thurgau, Rebo: disciplinare aggiornato

IN BREVE
  • Il Ministero ha approvato nuove tipologie di vini Garda Doc, inclusi il Garda Doc Cremant e Low Alcol.
  • Il nuovo disciplinare introduce il Garda Müller Thurgau e il Garda Rebo, con specifiche per Garganega e Chardonnay.
  • Debutta il low alcol a base Garganega, rendendo il Garda Doc la prima denominazione italiana con vino a bassa gradazione alcolica.
  • La zona di produzione si estende a Castenedolo e si autorizza l’uso di nuovi contenitori per il confezionamento dei vini.
  • Le modifiche saranno applicabili a partire dalla vendemmia 2025/2026.

Il Ministero ha approvato le modifiche al disciplinare di produzione dei vini Garda Doc: ufficiali, tra le altre, le tipologie Garda Doc Cremant e Low Alcol, come anticipato da Winemag.it già a inizio giugno 2025. Il decreto ministeriale del 24 settembre 2025, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 234 dell’8 ottobre 2025, introduce «novità destinate a rafforzare la competitività e l’attualità della denominazione, nel segno dell’equilibrio tra innovazione e tradizione vitivinicola del territorio gardesano».

GARDA DOC cremant e low alcol

Tra le modifiche più rilevanti figurano l’ingresso del Garda Müller Thurgau (nelle versioni vino, frizzante e spumante) e del Garda Rebo, insieme a nuove specificazioni di vitigno “Garganega” e “Chardonnay” per le tipologie spumante e frizzante. Come anticipato

Debutta inoltre il low alcol a base Garganega (9% vol.), che fa del Garda Doc la prima denominazione italiana a introdurre un vino fermo a bassa gradazione alcolica.

NUOVE TIPOLOGIE E AMPLIAMENTO DEL TERRITORIO

Il nuovo disciplinare riconosce anche la specificazione “Corvina” per le versioni rosé e introduce il Pinot grigio ramato rosato. Entra nel regolamento il termine “Cremant” per la categoria spumante, in linea con gli standard internazionali.

La zona di produzione viene estesa al comune di Castenedolo (Bs). Inoltre, è autorizzato l’uso di tutti i contenitori previsti dalle normative europee per il confezionamento dei vini Garda Doc, ampliando le possibilità commerciali per i produttori.

UN PASSO AVANTI PER LA DENOMINAZIONE

Le modifiche saranno applicabili già dalla vendemmia 2025/2026. Il Garda Doc, che oggi riunisce oltre 250 produttori tra Lombardia e Veneto, compie così «un passo decisivo verso una produzione sempre più coerente con le tendenze del mercato internazionale».

Con queste novità, si legge in una nota, «la denominazione conferma il proprio impegno nella valorizzazione di qualità, sostenibilità e identità territoriale, raccontando un territorio che guarda al futuro con radici solide e spirito internazionale».

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