Terre d’Oltrepò in liquidazione coatta: «Crisi finanziaria irreversibile»

IN BREVE
  • Il Ministero delle Imprese ha disposto la liquidazione coatta amministrativa della cooperativa Terre d’Oltrepò, con Luigi Zingone come commissario liquidatore.
  • La decisione segue un’ispezione straordinaria e un tentativo fallito di composizione negoziata della crisi.
  • La liquidazione coatta amministrativa è gestita da un’autorità amministrativa e punta a preservare posti di lavoro e valore aziendale.
  • Il provvedimento sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale e può essere impugnato al TAR o al Presidente della Repubblica.
  • Questa decisione avvia la liquidazione di una realtà simbolo dell’Oltrepò Pavese, ormai in grave crisi finanziaria.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha disposto la liquidazione coatta amministrativa della cooperativa Terre d’Oltrepò. Il decreto, firmato il 26 settembre 2025 dal Ministro Adolfo Urso e anticipato il 16 agosto da Winemag.it, conferma Luigi Zingone come commissario liquidatore, già in carica durante la gestione commissariale avviata proprio durante l’estate 2025.

LA DECISIONE DEL MINISTERO

La scelta arriva dopo l’ispezione straordinaria conclusa a luglio con la proposta di liquidazione, il tentativo fallito di composizione negoziata della crisi e la decisione del Tribunale di Pavia di non convalidare le misure protettive richieste dall’ente. Nella relazione del 24 settembre, Zingone ha segnalato «una situazione di grave illiquidità e crisi finanziaria irreversibile» della cooperativa.

COSA SIGNIFICA LIQUIDAZIONE COATTA

La liquidazione coatta amministrativa è una procedura concorsuale prevista dal codice civile, applicata in particolare alle cooperative. Diversamente dal fallimento, è gestita da un’autorità amministrativa – in questo caso il Ministero – che scioglie gli organi sociali e affida la gestione a un commissario liquidatore. Quest’ultimo ha il compito di liquidare i beni, soddisfare i creditori e, se possibile, salvaguardare posti di lavoro e valore aziendale.

IL RUOLO DEL COMMISSARIO

Il decreto sottolinea la volontà di preservare il patrimonio informativo acquisito da Zingone durante la fase commissariale e lo autorizza all’esercizio provvisorio. Una scelta utile a tutelare l’interesse pubblico, i creditori e i lavoratori. La cooperativa Terre d’Oltrepò, del resto, risulta aderente a Confcooperative e il commissario è iscritto agli elenchi dei professionisti accreditati presso il Ministero.

PUBBLICAZIONE E POSSIBILI RICORSI

Il provvedimento sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale e potrà essere impugnato dinanzi al TAR o con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, nei termini di legge. Con la decisione ministeriale, si apre così la fase di liquidazione per una delle realtà simbolo dell’Oltrepò Pavese, al centro di una crisi finanziaria divenuta ormai irreversibile.

Terre d’Oltrepò in liquidazione: «Crisi finanziaria irreversibile». https://terredoltrepo.it/.

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