Stato dell’arte, anzi di abbandono, di un vitigno storicamente presente nel Nord Italia, di cui si conosce un solo “genitore”: la Coccalona Nera. Non c’è infatti nessuna parentela o relazione tra l’Italico e il Riesling renano.
In Italia il Riesling Italico occupa oggi una superficie piuttosto ridotta, concentrata soprattutto in Lombardia, nell’Oltrepò Pavese, e in alcune zone collinari di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige. Le stime più recenti parlano di circa 1.200-1.300 ettari nel 2021, in calo rispetto agli oltre 2.300 ettari registrati all’inizio degli anni Novanta. La riduzione è costante da decenni, ma in alcune aree, in particolare nell’Oltrepò pavese – dove si trova il 95% della superficie vitata attuale, in Italia – si avvertono segnali di recupero d’attenzione verso questo vitigno da parte di uno sparuto gruppo di produttori.
Dal punto di vista stilistico, il Riesling Italico offre vini di corpo medio, dal colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, caratterizzati da aromi di mela cotogna, albicocca e note minerali. In bocca si presentano freschi, asciutti, talvolta con un leggero finale amarognolo e buona acidità. La sua versatilità lo rende adatto anche alla produzione di vini frizzanti e spumanti, soprattutto in contesti collinari e con climi asciutti, dove la componente acida e la fragranza vengono esaltate.
GROW DU MONDE, IL CONCORSO ENOLOGICO INTERNAZIONALE SUL RIESLING ITALICO
Negli ultimi anni, degustazioni dedicate e concorsi internazionali hanno iniziato a porre maggiore attenzione su questa varietà, pur rimanendo ancora poco valorizzata nel panorama vitivinicolo nazionale. Un ostacolo alla sua affermazione, specie nell’Oltrepò Pavese, è rappresentato dalla scarsa chiarezza comunicativa nel distinguere il Riesling Italico dal Riesling Renano, situazione che ha finora rallentato la costruzione di un’identità precisa. I due vitigni, di fatto, non hanno alcuna parentela. Del Riesling italico si conosce infatti un solo genitore, la Coccalona Nera, secondo gli studi del Dna effettuati da alcuni ricercatori del Cnr.
All’estero, eventi come il concorso Grow du Monde hanno contribuito a mostrare il potenziale del vitigno, con oltre 250 campioni in degustazione, soprattutto provenienti dall’Europa centrale. L’Italia non ha ancora partecipato in maniera significativa, ma è candidata a ospitare una futura edizione della manifestazione. Nel frattempo, tra appassionati e consumatori più attenti, cresce la consapevolezza che il Riesling Italico, se ben interpretato, possa offrire vini freschi, minerali e di notevole bevibilità, guadagnandosi un posto più stabile nelle carte dei vini e nelle scelte dei produttori.
TREND ATTUALI E POPOLARITÀ DEL VITIGNO RIESLING ITALICO
- Sottovalutato ma con potenziale
Il tasting organizzato proprio da winemag.it ha evidenziato come il Riesling Italico resti un vitigno spesso trascurato a livello nazionale, nonostante segnali incoraggianti soprattutto in Oltrepò Pavese. - Questioni di comunicazione e chiarezza nei confronti dei consumatori, attualmente tratti in inganno dal nome
Il Consorzio tutela vini Oltrepò pavese non pare intenzionato, al momento, a risolvere il grave problema della scarsa chiarezza nel differenziare Riesling Italico e Riesling Renano, rallentando l’emersione di un’identità precisa del vitigno. - Iniziative internazionali
Il concorso internazionale Grow du Monde mette annualmente sotto i riflettori oltre 250 campioni di Riesling Italico, dimostrando versatilità e potenziale qualitativo. Mentre l’Italia non aveva partecipanti nel 2023, ha ottenuto invece ottimi risultati con i campioni iscritti all’edizione 2024. - Percezione tra gli appassionati
Su Reddit, sito web di social news e intrattenimento, dove gli utenti registrati (i “redditor”) possono creare e condividere contenuti, votare i contenuti degli altri e partecipare a discussioni all’interno di comunità tematiche (le “subreddit”), il Riesling Italico viene descritto come “Italian riesling criminally underrated” – ovvero «Il Riesling italico è criminosamente sottovalutato» – e apprezzato per mineralità e acidità ben definite. Un altro commento recita: «Riesling Italico consigliato come vino bianco italiano da abbinare nei casi in cui mancano alternative rosse».