Il summit, promosso a Milano dal duo Edoardo Freddi – Ettore Nicoletto, mira a raccogliere riflessioni e proposte operative. Lo sguardo è rivolto al prossimo decennio. A partire da una certezza: «C’è bisogno di un momento strutturato di riflessione collettiva». Adesso.
Tutti vogliono cambiare. Tutti parlano della necessità di una svolta. Intanto, parola dopo parola, la barca rischia di affondare. Con marinai, capitani e passeggeri nel ruolo di spettatori. Envisioning2035 è il moto di reazione di chi è convinto che il mondo del vino italiano abbia bisogno di una rivoluzione. Il summit in programma mercoledì 11 giugno 2025, dalle 10 alle 13 presso la Terrazza Belvedere di Palazzo Regione Lombardia a Milano (qui gli accrediti), darà vita al “manifesto” di chi è stanco di osservare. E vuol provare a fare qualcosa di concreto. Indirizzando il settore verso nuovi lidi.
ENVISIONING 2035: UN MANIFESTO PER IL FUTURO DEL VINO ITALIANO
Envisioning2035 – Wine (R)evolution” è dedicato al futuro del vino italiano. L’obiettivo dichiarato è affrontare in modo strutturato i nodi che frenano la competitività del comparto. E avviare un confronto annuale. Per orientare le strategie del sistema Paese, in chiave vitivinicola. L’iniziativa si pone come piattaforma condivisa di dialogo tra i principali attori della filiera. Con l’ambizione di diventare un appuntamento fisso nel calendario del settore. Il summit, promosso dal duo Edoardo Freddi – Ettore Nicoletto, mira a raccogliere riflessioni e proposte operative. Con uno sguardo rivolto al 2035, data simbolica e orizzonte temporale del progetto.
Durante l’incontro sarà presentato il “Manifesto Envisioning2035”. Un documento strategico, da cui prenderanno le mosse gli interventi dei relatori. Il testo punta a delineare una roadmap di sviluppo per il sistema vitivinicolo nazionale, attraverso analisi, contributi scientifici e testimonianze aziendali.
EDOARDO FREDDI: «SERVE UNA RIFLESSIONE COLLETTIVA»
«Ho deciso di promuovere questo summit attraverso FreedL Group, insieme a Ettore Nicoletto, perché sento, prima di tutto da persona profondamente coinvolta in questo settore, la necessità di aprire uno spazio di dialogo vero» dichiara Edoardo Freddi. «Il vino italiano – continua – ha bisogno di un momento strutturato di riflessione collettiva. Come imprenditori, sentiamo la responsabilità di facilitare il confronto e stimolare una visione condivisa, che guardi oltre le singole aziende e punti al rafforzamento competitivo del nostro sistema Paese. Questo è solo il primo passo di un percorso, quello di Envisioning 2035, che vogliamo rendere continuativo e sempre più inclusivo».
Envisioning2035, ovvero quanto il vino italiano ha bisogno di rivoluzione https://www.envisioning.wine/