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Che vino regalare per la Festa della Mamma del 9 maggio? Sei consigli dalla Top 100

A caccia di vini per la Festa della Mamma del 9 Maggio? I nostri consigli si concentrano sulle etichette premiate dalla Guida Top 100 Migliori vini italiani 2021 di WineMag.it, in particolare su due spumanti Metodo classico da Emilia Romagna e Campania, due bianchi da Alto Adige e Piemonte, un rosso dalla piccola Doc Capriano del Colle (Brescia, Lombardia) e un Marsala Vergine d’annata 1995.

  • Vsq Metodo classico 2016 Rosato “Il Pigro”, Romagnoli
    Un petalo di rosa colora il calice. Delicatezza anche al naso, con note di piccoli e precisissimi frutti rossi. Tocco di agrumi. Al momento, il miglior spumante metodo classico della gamma di Romagnoli, non ultimo per la finezza del perlage. Un’etichetta che alza l’asticella degli Champenoise prodotti in provincia di Piacenza, zona che sta trovando anno dopo anno il proprio equilibrio.
  • Vsq Metodo classico 2017 Caprettone “Pietrafumante”, Casa Setaro
    Il calice si tinge di un giallo paglierino dai riflessi dorati. Il vino è da premio, dall’ingresso alla lunga chiusura. Un percorso arrotolato attorno a un agrume delizioso. Il resto è freschezza, salinità, pienezza. Spensieratezza e gastronomicità.
  • Alto Adige Doc Valle Isarco Grüner Veltliner 2019 “Aristos”, Eisacktaler Kellerei
    Giallo paglierino. Naso che regala belle note tropicali, soprattutto mango. Grandissimo equilibrio e grandissima freschezza. Chiusura salina, contornata da agrume ed albicocca appena matura. Uno dei cosiddetti “vini verticali”, affilati come lame, in grado di mostrare appieno il prezioso terroir della Valle Isarco, in Alto Adige. Un vino perfetto per una Festa della Mamma di carattere.
  • Colli Tortonesi Doc Derthona Timorasso 2018 “Grue”, Pomodolce
    Giallo paglierino, riflessi dorati. Bel naso talcato. Frutta matura, macchia mediterranea e mentuccia a donare freschezza. Alcol presente, che deve integrarsi, ma non disturba. Palato pieno, freschezza assoluta con ritorni di frutta matura. Lunghissimo.
  • Lombardia Capriano del Colle Doc Marzemino 2019 “Berzamì”, Lazzari
    Rosso rubino tendente al trasparente. Bellissimo frutto, preciso. Ammalianti note di fiori, soprattutto di viola. In bocca bella freschezza, con ritorni di spezia. Ottima declinazione del vitigno.
  • Marsala Vergine Riserva Doc 1995 “La Villa Araba”, Martinez
    Non c’è Festa della Mamma senza un grande vino “dolce”. In questo caso, un pezzo di storia di Marsala nel calice, in tutti i sensi. La cantina di Carlo Martinez è uno degli emblemi della grandezza eterna della città del vino della Sicilia, che con questa etichetta tiene alta la bandiera di una denominazione sciaguratamente snobbata (e maltrattata). Peraltro, rapporto qualità prezzo eccezionale per “La Villa Araba”.
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Cinque vini dolci per Natale dalla Guida Top 100 Migliori vini italiani 2021 di WineMag.it

Cinque vini dolci per Natale dalla Top 100 Migliori vini italiani 2021 di WineMag.it, la Guida Vini edita dalla nostra testata indipendente, grazie a una rigorosa degustazione alla cieca.

  • Alto Adige Doc Gewurztraminer Passito 2018 “Cresta”, Rottensteiner
    Giallo dorato. Naso freschissimo, sorso pure. Grandissima precisione sia nella parte olfattiva che gustativa. Frutta tropicale matura, miele, crema pasticcera che cedono il passo ad una beva scorrevole e soddisfacente.
  • Colli Orientali del Friuli Docg 2012 Picolit, Valentino Butussi
    Se sai dove “andrà a finire” negli anni, con l’evoluzione, non lo bevi oggi. Il consiglio, dunque, è quello di acquistare più di una bottiglia, per valutarne i positivi effetti del lungo affinamento. Perfetto oggi, con le suadenti note dolci ed equilibrate, grandioso domani, quando inizierà a virare su note ben più complesse.
  • Moscato d’Asti Docg 2018 Vigna Manzotti “Matot”, Simone Cerruti
    Un Moscato tipico. Identitario. Elegante ed equilibrato, non si concede agli eccessi in nessun verso, rimanendo fedele a se stesso e alla terra unica in cui nasce. Sorso affilato che asseconda la dolcezza, senza nasconderla.
  • Toscana Igt Passito rosso biodinamico “Sine Felle”, Podere Casaccia
    Vino che si distingue, accendendo la luce sui vini dolci. Si aggiunga il recupero di vecchi cloni di Sangiovese e Canaiolo da parte dell’azienda guidata da Roberto Moretti, per la produzione (in sole 600 bottiglie) di un nettare che sa di fico maturo, di dattero e – soprattutto al naso – si comporta come un rosso secco. In bocca, la freschezza risulta perfettamente integrata con la dolcezza e suggerisce abbinamenti avventurosi.
  • Marsala Vergine Riserva Doc 1995 “La Villa Araba”, Martinez
    Un pezzo di storia di Marsala nel calice, in tutti i sensi. La cantina di Carlo Martinez è uno degli emblemi della grandezza eterna di Marsala, che con questo vino tiene alta la bandiera di una denominazione sciaguratamente snobbata. Rapporto qualità prezzo eccezionale.

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