Due le masterclass previste il 6 giugno a Tokyo in un periodo di massima attenzione verso le produzioni made in Italy, che secondo le ultime rilevazioni di Nomisma Wine Monitor (fonte dogane) hanno messo a segno una crescita tendenziale in valore nel primo trimestre del 3,4%.
UN MERCATO IN CRESCITA
“Il Giappone è da tempo uno dei mercati strategici più interessanti per il nostro territorio – ha detto il direttore del Consorzio tutela vini Valpolicella, Olga Bussinello – e lo è ancora di più oggi, con un accordo bilaterale destinato a incrementare le nostre quote di mercato nel Paese culturalmente più maturo in campo enoico dell’Asia Orientale. I primi effetti, secondo quanto rilevato, indicano il sorpasso dell’Italia sul Cile, che perde quasi il 25% delle proprie vendite, e un aumento dei vini fermi imbottigliati made in Italy del 7%, a fronte di una domanda complessiva sul segmento a -4%. Segnali positivi questi – ha concluso Bussinello – che fanno ben sperare in un ulteriore salto di qualità dei rossi Dop del Veneto, per il 70% rappresentati dalla Valpolicella, che hanno chiuso il 2018 a +14,5%“.
L’Italia è ora il secondo fornitore di vino in Giappone dietro alla Francia, che anche grazie allo Champagne domina il trimestre con un +12,3% a valore e una quota di mercato monstre (55%). Bene anche gli indicatori legati al prezzo medio del prodotto italiano, in discreta crescita a 4,12 euro al litro. Tra gli altri Paesi perdono tutti i principali competitor extraUe (Cile, Usa e Australia), mentre risale prepotentemente la Spagna (+20%), anch’essa beneficiata da un partenariato che sul vino prevede l’azzeramento progressivo di dazi, una voce che sino a qualche mese fa pesava per circa il 15%.
Le 2 masterclass, programmate dal Consorzio tutela vini Valpolicella presso gli uffici della Camera di Commercio italiana in Giappone, coinvolgeranno i vini di 12 aziende associate e saranno condotte dal Valpolicella Wine Specialist, Irving So.
LE AZIENDE PARTECIPANTI
Bettili Cristiana, Cantina Valpantena Verona, Clementi, Gerardo Cesari, Ilatium, Le Guaite di Noemi, Mazzi, Novaia, Tenuta S. Maria di Gaetano Bertani, Valentina Cubi, Vigneti di Ettore, Zeni
CONSORZIO PER LA TUTELA VINI VALPOLICELLA
Nato nel 1924 è una realtà associativa che comprende viticoltori, vinificatori e imbottigliatori della zona di produzione dei vini della Valpolicella, un territorio che include 19 comuni della provincia di Verona. La rappresentatività molto elevata (80% dei produttori che utilizzano la denominazione) consente al Consorzio di realizzare iniziative che valorizzano l’intero territorio: il vino e la sua terra d’origine, la sua storia, le tradizioni e le peculiarità che la rendono unica al mondo.
Il Consorzio annovera importanti ruoli istituzionali: si occupa della promozione, valorizzazione, informazione dei vini e del territorio della Valpolicella, della tutela del marchio e della viticoltura nella zona di produzione dei vini Valpolicella, della vigilanza, salvaguardia e difesa della denominazione.
L’area di produzione è molto ampia ed è riconducibile a tre zone distinte: la zona Classica, (Sant’Ambrogio di Valpolicella, San Pietro in Cariano, Fumane, Marano e Negrar); la zona Valpantena, comprendente l’omonima valle; la zona DOC Valpolicella, con Verona, Illasi, Tramigna e Mezzane.
Le varietà autoctone che danno vita ai vini delle denominazioni vini Valpolicella sono: Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara. I vini della denominazione sono il Valpolicella doc, il Valpolicella Ripasso doc, l’Amarone della Valpolicella e il Recioto della Valpolicella entrambi docg
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