In crescita gli spumanti, soprattutto il Metodo Classico (+7,1%) e lo Charmat dolce (+2%). Bene anche i vini Igp (+1,1%), mentre calano i vini generici e frizzanti. I dati Nomisma, rielaborati dall’Osservatorio Federvini.
Nel primo trimestre 2025, le vendite nella Gdo sono rimaste sostanzialmente stabili. Il vino ha generato 694 milioni di euro, con una flessione dell’1%. In crescita gli spumanti, soprattutto il Metodo Classico (+7,1%) con bollicine francesi come il Crémant che fanno registrare cifre da capogiro, dentro e fuori dal canale moderno. Bene anche lo Charmat dolce (+2%) e i vini Igp (+1,1%). Calano, invece, i vini generici e frizzanti. Il comparto spirits segna 274 milioni di euro, in calo del 3,2%.
GIN SUPERSTAR DELLE VENDITE IN GDO: CRESCE DEL 14,2% IN ITALIA
Il Gin cresce del 14,2%, tengono gli aperitivi. Scendono Grappa, liquori dolci e amari. Positivo il dato per gli aceti: +1,8% a valore, con l’aceto di mele in crescita del 6,4% e quello di vino del 1,5%. L’Aceto Balsamico di Modena IGP registra invece una lieve flessione dello 0,7%, mantenendo il 32% di quota in Gdo. Fuori casa, il 2024 ha segnato un giro d’affari di 81,4 miliardi di euro, in crescita dell’1% nonostante un calo dell’1,6% nelle visite. Vino e bollicine continuano a essere protagonisti nelle occasioni serali.
EXPORT: BENE NEL QUINQUENNIO, MA CRESCONO LE INCERTEZZE
Allargando il campo, sempre su dati Nomisma rielaborati dall’Osservatorio Federvini, si nota come il primo trimestre 2025 segni un rallentamento generale sul fronte dell’export.
- Vino +0,7% a valore, frenato da Regno Unito e concorrenza extra-Ue
- Spirits +3,1%, trainati dai liquori (+10,9%), ma con Grappa in calo del 14%
- Aceti -1,4%, nonostante la tenuta in mercati chiave come Usa, Germania, Francia e Corea del Sud
Tra le preoccupazioni, le tensioni tra Stati Uniti e Iran e l’imminente decisione di Washington sull’introduzione di nuovi dazi, fino al 20% o oltre, su vini, spiriti e aceti. Gli Usa rappresentano il primo mercato extra-UE per le filiere Federvini. «Abbiamo bisogno di un’Europa forte e coesa – ha dichiarato il nuovo presidente Giacomo Ponti – che faciliti il dialogo e protegga le imprese dall’incertezza geopolitica. Serve un impegno condiviso per garantire accesso ai mercati e crescita del settore».
TUTELA DELLE IG E RAPPRESENTANZA IN EUROPA
L’Assemblea Federvini, riunitasi a metà settimana, ha sottolineato l’urgenza di affrontare le sfide europee legate alla tutela delle indicazioni geografiche, con attenzione agli usi impropri da parte di alcuni Stati membri. La nascita della European Vinegar Association va in questa direzione. «È essenziale – ha aggiunto Ponti – che l’Unione Europea definisca una cornice legale chiara per l’aceto, proteggendo il significato autentico dei prodotti tradizionali». Ponti ha concluso indicando l’obiettivo del suo mandato: «Creare valore economico e reputazionale per le imprese, i territori e il sistema Italia. Federvini sarà un presidio forte e competente per un’Italia che innova e dialoga con il mondo».
MACROECONOMIA: DEBOLEZZA INTERNA, MA CRESCE LA FIDUCIA
Il quadro macroeconomico nazionale resta fragile. Il PIL italiano nel 2024 è cresciuto dello 0,9% e si prevede un andamento simile nel 2025. Le bevande alcoliche risultano in deflazione, mentre crescono i prezzi nel comparto alimentare. A maggio 2025 si è registrato un rimbalzo della fiducia di consumatori e imprese, ma i volumi di vendita restano contenuti, con crescita nei canali discount.
In un contesto globale segnato da guerre, tensioni geopolitiche e instabilità economiche, il settore italiano dei vini, spiriti e aceti si conferma comunque uno dei pilastri dell’agroalimentare nazionale. Nel 2024, secondo l’Osservatorio Federvini su dati Nomisma, l’export ha raggiunto i 10,5 miliardi di euro, con un saldo commerciale positivo pari a 8,9 miliardi. Un risultato che consolida la leadership internazionale dell’Italia, grazie a una filiera del valore complessivo di 21,5 miliardi di euro, con oltre 40 mila imprese e 81 mila addetti diretti.
Vendite vino Gdo stabili nel primo trimestre 2025. https://www.federvini.it/