Vini vulcanici italiani: Casa Setaro si mette sulle spalle il Vesuvio e propone il primo “vino di contrada”

Vini vulcanici italiani Casa Setaro si mette sulle spalle il Vesuvio e propone il primo vino di contrada massimo setaro Contradae 61·37

EDITORIALE – Casa Setaro, cantina gioiello di Massimo Setaro, si mette sulle spalle il Vesuvio e propone il primo “vino di contrada” del territorio. Un passo solitario coraggioso, che vuol essere d’esempio verso l’ufficiale zonazione del vulcano campano, unica arma in mano ai viticoltori locali per alzare l’asticella della qualità e dei prezzi delle uve. Una mossa che contribuirebbe al definitivo riconoscimento internazionale dei vini del Vesuvio, sulla scorta di quanto già fatto in Sicilia dall’Etna. “Contradae 61·37” è un vino bianco a denominazione Vesuvio Doc, vendemmia 2019, che contiene nel…

Vai all'articolo

Quando metteremo Rovolon sulla mappa dei grandi vini rossi italiani?

EDITORIALE – C’è un territorio del Veneto ancora fuori dalla mappa dei grandi vini rossi italiani. Sono i Colli Euganei e, in particolare, la sottozona di Rovolon. Siamo nella parte settentrionale della denominazione, nell’area più fresca del Parco Regionale. La macchia mediterranea, tipica della zona sud, lascia spazio a varietà che amano climi più temperati, come il castagno. E se anche da queste parti la vera “star” è il Fior d’arancio Docg, dal classico spumante alle versioni passito e secco, sono i vitigni bordolesi a sorprende con le loro note…

Vai all'articolo

I vini vulcanici di Gambellara, tra identità e futuro: il distretto della Garganega è qui

I vini vulcanici di Gambellara, tra identità e futuro: il distretto della Garganega è qui

Una zona, un vitigno. Un vigneto, un vino. Se in Italia c’è un’area vinicola che sa dove andare, quella è Gambellara. Dei vini vulcanici base Garganega prodotti nell’area collinare classica si parla ancora troppo poco, persino nel Bel paese. In compenso, è dal 2008 che il Consorzio di Tutela ha concluso uno dei più efficaci progetti di zonazione su scala nazionale. Sono 6 le sottozone individuate: Creari, Taibane, Monti di Mezzo, Selva, San Marco e Faldeo. Da citare anche la mappatura dell’area di “Pianura”, nella quale i produttori sembrano credere…

Vai all'articolo

Vigne al colle, Montegrande e Reassi: che tris sui Colli Euganei

Il palco ideale sul quale l’Italia del vino potrebbe annunciare al mondo intero di essere ripartita più forte di prima, una volta superata la pandemia? Senza dubbio il Veneto dei Colli Euganei. Un pezzo minuscolo del puzzle della viticoltura del Bel paese, balzato alla velocità della luce agli onori delle cronache internazionali quale epicentro del Coronavirus, avrebbe così l’opportunità fenicea di raccontarsi, nel solco dei terroir vulcanici italiani e mondiali. A guardar bene, non ci si spiega come mai dei Colli Euganei si parli così poco negli ambienti del vino…

Vai all'articolo

Juhfark, il vitigno vulcanico dell’Ungheria: degustazione di 26 etichette con punteggi

Se c’è un vino e vitigno dell’Ungheria pressoché sconosciuto, quello è lo Juhfark. La traduzione letterale, dalla complicata lingua ungherese, aiuta a comprendere solo le caratteristiche del grappolo, a forma di “Coda di pecora“: “juh” significa “pecora” e “fark” – contrazione di “farok” – è appunto la “coda”. Lo Juhfark, finito sotto la lente di ingrandimento di WineMag.it attraverso una rara degustazione di 26 etichette, trova la sua zona più vocata nei terreni vulcanici di Nagy-Somló. Siamo nella parte nord occidentale dell’Ungheria,  su un’area di appena 768 ettari. Un numero che…

Vai all'articolo

GoVolcanic 2019: i vini vulcanici italiani convincono Budapest. I migliori assaggi

BUDAPEST – I vini vulcanici italiani sono ormai una categoria ben definita, riconoscibile anche all’estero. Un movimento capace di riunire i produttori di alcune delle aree vitivinicole più vocate del Belpaese, accomunate dal terroir vulcanico. La conferma è arrivata lo scorso weekend a Budapest con GoVolcanic 2019, prima edizione del summit che si candida a diventare uno degli appuntamenti chiave per i vini vulcanici internazionali, in Europa. Sotto lo stesso tetto i vignaioli di Soave, Monti Lessini, Etna e Vulture, ospitati da 40 produttori ungheresi delle regioni di Mátra, Tokaj, Somló, Bükk,…

Vai all'articolo

GoVolcanic: a Budapest il summit europeo dei vini vulcanici. C’è anche l’Italia

BUDAPEST – Per la prima volta in Europa, gli appassionati di vini vulcanici, geologia, rocce, minerali e gastronomia possono unirsi sotto lo stesso tetto. GoVolcanic, in programma dal 29 novembre all’1 dicembre a Budapest, in Ungheria – più esattamente all’Holdudvar della Margitsziget, l’isola Margherita sul fiume Danubio, tra Buda e Pest – è uno degli eventi più singolari del panorama europeo del 2019, giocato sul trinomio “Vino – Cibo – Esperienza”. WineMag.it seguirà l’evento in presa diretta, nella capitale ungherese. Il concept dell’evento è del tutto nuovo e si basa…

Vai all'articolo

Nunzio Puglisi (Enò-Trio) e Frank Cornelissen: facce pulite dell’Etna, la nuova America del vino italiano

E’ il motore rombante dell’economia siciliana. La nuova America del vino italiano. L’Etna, con i suoi vini fini, eleganti e longevi, è l’immagine più fulgida del rilancio enologico del Meridione, a suon di Nerello Mascalese. Il simbolo della riscossa di tante regioni del Sud Italia, spremute per decenni da grandi e piccole aziende del Nord. Conquistadores a caccia di uve “da taglio” cariche di colore, d’alcol e struttura, con cui blendare bacche bianche e rosse altrimenti incapaci di dare vini di peso. Qualitativo e commerciale. Un tesoro, l’Etna, che ha…

Vai all'articolo

Vino Rosso GaioGaio, Azienda Vinicola Calabretta

“Se vuoi essere unico, devi essere differente” CIt. Il vignaiolo apocrifo.  Ecco come si viene accolti sulla homepage della cantina Calabretta, oggi protagonista della nostra degustazione. Siamo in Sicilia, alla scoperta di etichette “rivoluzionarie”per vinificazione e tipologia di proposta. L’azienda è triple A: Agricoltori, Artigiani, Artisti. Il vino sotto la nostra lente di ingrandimento è il GaioGaio, vino rosso che proviene da vigne giovani appena impiantate in contrada Calderara da una rigorosa selezione massale e, in parte, a piedefranco. Un vino rosso della gradazione di 13% di alcol in volume…

Vai all'articolo

Vignato lancia “Primo Incontro”: il vino da merenda

Rifermentazione in bottiglia sui propri lieviti e nessuna aggiunta di solforosa per una Garganega in purezza pensata come un “vino da merenda”. La Garganega di Gambellara, i suoi lieviti indigeni, nessuna aggiunta di solforosa: è un inno al territorio più autentico, e allo stesso tempo alla convivialità, il vino “Primo Incontro” che la cantina biologica Davide Vignato di Gambellara (VI) lancia in questi giorni d’estate. Il nuovo vino, prodotto dalla cantina che solo un paio di anni fa ha lanciato i primi due Gambellara Classico Doc biologici certificati nella storia…

Vai all'articolo

A Montebello Vicentino torna “Garganica”, tre giorni con i vini vulcanici

Dopo il successo del 2015, torna per il secondo anno e farà tappa a Montebello Vicentino (VI) “Garganica, alla scoperta dei vini vulcanici del Gambellara Doc”, evento che mira a promuovere la produzione enologica di un suggestivo angolo del Veneto confrontandola con i vini italiani che ne condividono l’anima e la provenienza vulcanica. La manifestazione, organizzata da Consorzio Tutela Vini Gambellara, Strada del Recioto e dei vini Gambellara Doc e Pro Loco Montebello, si terrà da venerdì 10 a domenica 12 giugno e vedrà al centro di degustazioni, abbinamenti cibo-vino e un intrigante…

Vai all'articolo

Vulcanei 2016: il 21-22 Maggio un ”eruzione” di vini al Castello del Catajo

I terreni vulcanici sono tra i migliori per la produzione del vino, capaci di regalare vini unici e di grande personalità, grazie alla presenza nel suolo di minerali in grado di trasferire alle vite sostanze importanti. Diverse le aree Doc italiane che possono vantare origini ”vulcaniche” tant’è che nel 2012 è nata addirittura un’associazone, ”Volcanic ”Wine”, dall’accordo tra Consorzio del Soave, Consorzi di Etna e Campi Flegrei, di Gambellara, del Bianco di Pitigliano, del Lessini Durello e dei Colli Euganei allo scopo di promuovere i vini bianchi da suolo magmatico.…

Vai all'articolo