(1,5 / 5) Ci sono vini da bere freddi e vini da bere – se proprio necessario – ghiacciati. Da buttare giù senza troppi pensieri e fisime, perché a cercar del buono non sempre si vince. È il caso del Soave Doc “La Pieve”, uno dei vini bianchi della linea “Integralmente prodotti” di Eurospin.
LA DEGUSTAZIONE
Alla vista si presenta di un giallo paglierino classico. Al naso, appena si scalda, il nettare evidenzia sfumature “verdi” che evidenziano una maturazione dell’uva non perfetta, o quantomeno una raccolta di massa in vigneto.
Non mancano accenni salini, seguiti da richiami di buccia d’agrume poco garbati, che riportano la mente ai concetti già espressi sulla maturazione fenolica. L’alcol è di soli 11,5% vol., ma lo si avverte molto: altro elemento disturbante. Anche all’assaggio, il vino mostra la sua fattura più che mai dozzinale.
Il sorso è sbilanciato sulle durezze. In particolar modo sul sale, che unito alla percezione di frutto non maturo risulta ancora più marcato. La chiusura è altrettanto sgarbata, addirittura su ricordi flebili di tannino (ancora una volta il dubbio di una perfetta maturazione della massa d’uva vinificata).
ABBINAMENTI
Abbinamenti? Lo scaffale del supermercato, sul quale vini come questo dovrebbero restare, a riempirsi di polvere. A meno che – ghiacciato – qualcuno possa pensare a questo Soave Doc prodotto integralmente e imbottigliato da Ci.Esse Soave s.a.c., che nient’altro non è che la Cooperativa Cantina di Soave, come alternativa all’acqua. O a una birra industriale.
In sintesi, non certo la migliore espressione di quella straordinaria uva con cui si produce il Soave: la Garganega, originaria del Veneto, che proprio sui suoli vulcanici di Soave dà il meglio di sé. Vino sconsigliato.
Prezzo: 1,79 euro
Acquistabile presso: Eurospin
® Riproduzione riservata
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Nato con la penna in mano, poi ci è finito pure un calice. Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 15 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi WineMag.it. Segno Vergine allergico alle ingiustizie, innamorato delle cause perse e del blind tasting, vivo questo mestiere come una missione per conto del lettore. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” in collaborazione con la redazione e partecipo come giurato a concorsi enologici internazionali. Nell’ultimo anno ho curato la selezione vini esteri per un importatore leader in Italia. Apprezzi indipendenza e qualità dell’informazione? Sostieni WineMag.it con un euro al mese