Scarpe, immobili, champagne. E adesso pure il Brunello di Montalcino. La scalata della holding francese Epi al mondo del lusso sembra inarrestabile. Il gruppo familiare indipendente guidato da Christopher Descours (nella foto) sbarca ora in Italia. Più esattamente a Montalcino. Per aggiudicarsi una fetta di maggioranza del Brunello Biondi Santi.
“Un’alleanza strategica”, come la definisce il patron Jacopo Biondi Santi, che avrebbe l’obiettivo di rilanciare a livello internazionale la distribuzione del più noto tra i vini italiani. L’ammontare della transazione è “confidenziale”. “Questa non è un’operazione ostile come Vivendi con Mediaset – commenta ancora il figlio di Franco Biondi Santi, il Gentleman del Brunello scomparso nel 2013 -. Si tratta di un’alleanza per il futuro. Eravamo troppo piccoli e stavamo cercando un partner per investire nella distribuzione e vedere in grande”.
I DETTAGLI
Le voci di un possibile passaggio di mano della Biondi Santi si rincorrevano da tempo. La valutazione iniziale di 55 milioni di euro è lievitata, sino a toccare punte di 120 milioni. Il progetto, ora, prevede la creazione di tre società: una holding, una produttiva e una commerciale. L’operazione, come precisa Jacopo Biondi Santi, dovrebbe andare in porto a fine gennaio 2017. Nuovi scenari si aprono così sul fronte del castello di Montepò.
Il maniero che domina Scansano, attualmente in mano al tribunale di Grosseto, potrebbe clamorosamente tornare di proprietà di Jacopo Biondi Santi. Il 23 novembre è andata deserta l’asta che prevedeva l’acquisizione del maniero per la cifra di 17,2 milioni di euro. La prossima battuta è prevista per il 1° febbraio. Chissà che arrivi un’offerta dal duo Biondi Santi (debitore) – Descours, che così potrebbe riappropriarsi del castello, finito al Monte dei Paschi di Siena.
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