Marsala– E’ una giovane studiosa leccese, Laura Schepis, ad aver vinto il Premio Giuseppe Nenci che, dal 2001, viene attribuito dalla Scuola Normale Superiore di Pisa alla migliore tesi di Laurea o di dottorato in grado di apportare una maggiore conoscenza del mondo antico della Sicilia e, in particolare, della parte più occidentale dove è insediata Donnafugata.
Il premio, una borsa di studio del valore di 2.500 euro messo in palio annualmente dall’azienda con il laboratorio SAET della normale, è stato consegnato lo scorso 19 Marzo al termine del seminario incontro “Le Ossa degli Scipioni. Oblio e “glorie” di un monumento. A consegnarlo Marta Gaspari di Donnafugata.
LA TESI “VINCENTE”
La Commissione giudicatrice, costituita dai professori Carmine Ampolo, Granfranco Adornato e Maria Cecilia Parra, ha deliberato all’unanimità di attribuire il Premio alla Tesi di Laurea dal titolo “La domus romano-imperiale di Marsala: rilievo, analisi e valorizzazione virtuale dell’insula I di Capo Boeo”.
Secondo la commissione, il lavoro di tesi magistrale della dr.ssa Schepis, si è distinto per “la correttezza dell’impostazione metodologica oltre che per il rigore della raccolta dei dati e per l’originale elaborazione degli stessi ai fini della ricostruzione del contesto”.
Una valutazione importante sotto il profilo scientifico che si completa, nel corpo della motivazione, richiamando il valore “dell’analisi archeologica e delle possibili applicazioni tecnologiche secondo i dettami di una corretta divulgazione e fruizione dei dati”.
La Tesi di Laura Schepis ha preso in esame una delle aree archeologiche più rilevanti della costa occidentale della Sicilia, sul litorale che dallo Stagnone arriva a lambire i bastioni spagnoli della città di Marsala, in uno dei contesti naturalistici e del paesaggio più belli e identitari dell’isola.
“La sfida che ha richiesto il maggiore sforzo – ha commentato la vincitrice Laura Schepis – è stata quella di rilevare, identificare ed analizzare le strutture dell’antico edificio per poter redigere una planimetria generale aggiornata e puntuale. Solo dopo questo attento lavoro di ricerca si è passati a proporre ipotesi utili alla stesura di un preliminare progetto di valorizzazione virtuale dell’Insula I, utilizzando le tecnologie digitali più innovative”.
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