Giunge alla settima edizione il Mercato dei vini Fivi, a Piacenza i prossimi 25 e 26 novembre.
Più di cinquecento vignaioli presenti e quattro degustazioni guidate dagli stessi produttori, due giorni dedicati alla scoperta di chi si occupa completamente del suo vino, seguendo in prima persona l’intero ciclo di produzione, dalla vigna alla cantina.
Saranno inoltre presenti gli Artigiani del Cibo con specialità gastronomiche da diverse regioni italiane: salumi, formaggi, pani speciali e molto altro ancora.
Sabato 25 ci sarà la consegna delle targhe ai nuovi punti di affezione Fivi (locali che hanno in carta i vini dei Vignaioli Indipendenti e che possono esporre lo stemma dell’associazione nel loro locale) e il Premio Romano Levi al Vignaiolo dell’anno, premio che l’anno scorso è stato attribuito a Luigi Gregoletto, vignaiolo in Conegliano-Valdobbiadene.
Nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del viticoltore di fronte alle istituzioni promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani, la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è oggi un riferimento nel panorami enoico italiano.
Più di 1100 i produttori associati da tutte le regioni italiane, circa 11.000 ettari di vigneto (con una media dicirca 10 ettari vitati per azienda agricola), quasi 80 i milioni di bottiglie commercializzate ed un fatturato totale vicino a 0,7 miliardi di euro con un export di 280 milioni di euro. Gli 11.000 ettari di vigneto sono condotti per il 51% in regime biologico/biodinamico, per il 10 % secondo i principi della lotta integrata e per il 39% secondo la viticoltura convenzionale.
Per statuto, possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: “Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta”.
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