E’ nata la nuova Doc Friuli. Ora si punta alla doc interregionale per il Pinot Grigio

Il Comitato nazionale vini ha dato il via libera per la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del disciplinare Doc Friuli o Doc Friuli Venezia Giulia. ”Dopo un serio lavoro è una soddisfazione importante per un risultato atteso 30 anni che voglio condividere con l’intera filiera vitivinicola regionale, che sono convinto potrà
dare ancora più lustro alla qualità e coesione della nostra produzione regionale. A Vinitaly festeggeremo il risultato ma dal giorno dopo è fondamentale iniziare insieme ai nostri vitivinicoltori una campagna di promozione in particolare nelle iniziative già programmate a partire dagli Stati Uniti” ha dichiarato Cristiano Shaurli, assessore regionale alle politiche agricole. La proposta di una DOC Friuli risale agli anni 70. Numerosi tentativi falliti finalizzati a maggio 2015, con l’avvio dell’iter burocratico, a fronte di 1703 firme raccolte. ”L’approvazione della Doc Friuli Venezia Giulia da parte del Comitato vini del Ministero per le risorse agricole, rappresenta il raggiungimento di un importante obiettivo e premia tutto il territorio regionale, l’intera filiera e tutti i nostri vignaioli che, speriamo, dalla vendemmia 2016 avranno a disposizione una nuova opportunità di mercato”, ha aggiunto l’assessore. Soddisfazione espressa anche da Pietro Biscontin, presidente del Consorzio delle Doc del Fvg e di Giorgio Giacomello, presidente di Fedagri Confcooperative Fvg. Un successo raggiunto grazie a un impegno fondamentale delle cantine cooperative regionali  che hanno sostenuto fin dall’inizio il percorso anche davanti a tante resistenze, raccogliendo larga parte delle firme necessarie all’avvio dell’iter che ha portato alla costituzione della nuova Doc a cui, per diventare veramente operativa, mancano oramai solo alcuni passaggi burocratici. Grande mediazione soprattutto su alcuni aspetti economici come le rese a ettaro, pur di arrivare ad un accordo tra le parti e concludere il progetto. Ma ora si guarda già avanti. ”Dopo il successo della Doc Prosecco, che è sotto gli occhi di tutti per gli importanti numeri che essa rappresenta anche nella nostra Regione, ora è fondamentale non fermarsi, ma proseguire ancora su questa strada unitaria e puntare alla Doc interregionale del Pinot grigio” ha concluso Giacomello. ”Il Disciplinare approvato, tra l’altro, oltre al limite di produzione del Pinot grigio, fissato a un massimo di 140 quintali per ettaro di uva, interessa il territorio di 160 comuni di tutte e quattro le province regionali, e non cambia nulla rispetto agli attuali assetti del sistema delle Doc, Docg e Igt del Fvg e tutti i vignaioli che lo desiderano, potranno mantenere le denominazioni storiche relative alle Doc di appartenenza oppure adottare la nuova Denominazione declinata in italiano e sloveno: Friuli o Friuli Venezia Giulia”, ha dichiarato Biscontin.

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